La rottamazione delle cartelle è un provvedimento che molti contribuenti indebitati aspettano con impazienza. Parliamo del solito provvedimento di sanatoria delle cartelle esattoriali che i contribuenti aspettano per risolvere la loro situazione debitoria e che lo Stato vara per incassare quanto più possibile dai crediti che vanta. In altri termini, un provvedimento che piace a tutti.
Ecco perché parlare di rottamazione quinquies anche se non c’è ancora una traccia ufficiale di questa nuova rottamazione, non è una cosa campata in aria. Le possibilità che si vari una nuova rottamazione delle cartelle dopo la quater del 2023 è elevata. Ma che genere di rottamazione sarebbe la nuova?
La rottamazione delle cartelle esattoriali, di cosa si tratta?
Il contribuente che ha debiti con una rottamazione delle cartelle può pagarli in maniera agevolata. Perché la rottamazione delle cartelle prevede sia un pagamento opzionale a rate che con lauti sconti.
Da quando sono stati introdotti questi provvedimenti, il meccanismo è stato sempre questo. Chi è alle prese con le cartelle esattoriali trova quindi abbastanza conveniente un provvedimento di sanatoria di queste cartelle. Ecco perché c’è molta attesa su quello che si sta facendo al governo per quanto riguarda la prossima legge di Bilancio e il prossimo decreto Fiscale.
Alcune proposte relative ad una nuova sanatoria sono da tempo state presentate. Ecco quindi come funzionerebbe il nuovo provvedimento e quali sono i vantaggi di questa ipotetica nuova sanatoria delle cartelle.
Nuova rottamazione delle cartelle, ecco tutti i vantaggi
Le platee dei contribuenti che sarebbero immediatamente interessati da una nuova sanatoria delle cartelle esattoriali sono sostanzialmente due. Parliamo di soggetti che hanno delle cartelle esattoriali che vorrebbero saldare ma che gradirebbero risolvere in maniera agevolata come la rottamazione prevede.
E che magari non hanno aderito alle precedenti perché evidentemente non avevano ancora cartelle da rottamare. Ma parliamo anche di soggetti che sono decaduti dalla precedente rottamazione perché non hanno fatto in tempo a pagare le rate che avevano avviato con il vecchio provvedimento. Infatti già nel 2024 è stata in vigore una rottamazione delle cartelle esattoriali abbastanza importante. Parliamo della rottamazione quater.
La rottamazione quater, le rigidità delle rate e la decadenza
La rottamazione quater è stato un provvedimento che ha concesso ai contribuenti che avevano cartelle con Agenzia delle Entrate Riscossione di mettersi in regola. O quanto meno, di provare a farlo. SI tratta di cartelle esattoriali affidate all’agente per la riscossione tra il primo gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Con la sanatoria di queste cartelle esattoriali, fu concesso al contribuente di pagare l’importo del debito al netto di sanzioni e interessi oltre che degli aggi della riscossione. Oltretutto grazie alla rottamazione quater i contribuenti hanno potuto pagare a rate. Il piano di dilazione prevedeva massimo 18 rate con le prime due in scadenza nel 2023 e poi le altre 16 con quattro rate all’anno a scadenze prefissate. Il 30 novembre 2024 scade la sesta rata della rottamazione. Ogni rata ha avuto la salvaguardia di cinque giorni di tolleranza.
In parole povere rispetto alle solite scadenze del 28 febbraio, del 31 maggio, del 31 luglio e del 30 novembre di ogni anno fino al 2027, i contribuenti hanno potuto saldare le rate entro i cinque giorni lavorativi successivi. Per esempio la prossima rata del 30 novembre va in scadenza esattamente il 9 di dicembre.
La rottamazione delle cartelle è un provvedimento abbastanza rigido e quindi anche il solo saltare una rata di pagamento o ritardando oltre i cinque giorni di tolleranza porta la decadenza dal beneficio.
Nuova rottamazione delle cartelle, ecco tutti i vantaggi
Quanto esposto prima significa che sono tanti contribuenti che avendo soltanto una sola rata hanno perso il diritto alla rottamazione. Decadere dal piano di rottamazione significa tornare a dover risarcire l’Agenzia delle Entrate Riscossione dell’intero debito senza quegli sconti previsti in precedenza su sanzioni, interessi e aggi. Tutti i pagamenti delle rate andate in porto invece sono, a decadenza sopravvenuta, considerati come acconti sul debito originario.
La nuova rottamazione delle cartelle, che sarebbe la quinquies, è un provvedimento che nascerebbe sulla stessa falsariga del precedente. Quindi anche in questo caso si parla di un piano di dilazione offerto e di un debito scontato di sanzioni, interessi e aggio. Tra le proposte in discussione in Parlamento, si prevede che entro il 31 luglio 2025 agli interessati alla rottamazione quiques verrebbe lasciata la facoltà di scegliere se pagare in unica soluzione il loro debito o se spalmarlo di nuovo in 18 rate.
Rottamazione quinquies, ecco come sarebbe la nuova sanatoria delle cartelle esattoriali
Una nuova rottamazione che tirerebbe dentro anche i soggetti decaduti dalla precedente rottamazione delle cartelle. Ma ciò che interessa maggiormente è l’estensione del periodo temporale delle cartelle da rottamare. Infatti con la nuova rottamazione si arriverebbe a permettere ai contribuenti interessati alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali di rottamare le cartelle fino al 31 dicembre 2023. In altri termini tutti i debiti che sono passati ad Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 31 dicembre 2023 potrebbero adesso entrare in questa nuova rottamazione.