Cartelle esattoriali tra rottamazione quater e rottamazione quinquies, ecco cosa bisogna sapere tra scadenze imminenti e progetti futuri. Cartelle esattoriali tra rottamazione quater e rottamazione quinquies, ecco cosa bisogna sapere tra scadenze imminenti e progetti futuri.

Nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e vecchia sanatoria a febbraio

Cartelle esattoriali tra rottamazione quater e rottamazione quinquies, ecco cosa bisogna sapere tra scadenze imminenti e progetti futuri.

Sulle cartelle esattoriali monta l’attesa per quello che potrebbe accadere adesso. Perché al netto delle novità introdotte dalla ormai nota riforma della riscossione che ha ampliato le rate ordinarie ed ha cancellato le cartelle più vecchie di 5 anni a molti contribuenti, l’attesa è per una eventuale nuova sanatoria. Nel decreto Milleproroghe non mancano le possibilità di introdurre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Infatti diverse proposte puntano proprio a questo. Nel frattempo però con il mese di febbraio arriva una importante scadenza della vecchia sanatoria delle cartelle esattoriali. Scade a fine mese la settima rata. E tra decadenza e regole rigide ecco cosa bisogna sapere per entrambi gli argomenti.

Rottamazione cartelle esattoriali, ecco cosa fare entro fine febbraio o i primi di marzo

La rottamazione quater delle cartelle esattoriali è quella che i contribuenti hanno potuto sfruttare dietro domanda nel 2023. Si tratta della quarta rottamazione delle cartelle esattoriali. Le domande di adesione alla definizione agevolata sono state presentate entro giugno 2023. Poi i contribuenti che hanno scelto il pagamento a rate hanno dovuto pagare ad ottobre e novembre del 2023 le prime due rate. In misura pari al 10% cadauna dell’intero debito. Le altre 16 rate di un piano massimo di 18 rate sono state spalmate dal 2024 al 2027.

Con 4 rate annuali a scadenze prefissate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre di ciascun anno. Chi ha pagato già le 2 rate nel 2023 e le 4 nel 2024, adesso è chiamato a pagare la settima rata in scadenza il 28 febbraio prossimo. Resta sempre la possibilità di sfruttare i 5 giorni di tolleranza. Perché ogni scadenza prevede 5 giorni di tempo ulteriore per pagare. E parliamo di giorni lavorativi che portano il termine al 5 marzo 2025.

Dalla rottamazione quater alla rottamazione quinquies

La rottamazione quater prevedeva un limite molto severo di decadenza. Infatti basta non pagare anche solo una rata per finire con il perdere il diritto alla sanatoria. Quindi chi non paga la settima rata entro i 5 giorni lavorativi di tolleranza rischia di perdere il beneficio. E le rate pagate in precedenza verrebbero considerate come acconti versati sul totale da pagare che tornerebbe ad essere quello comprensivo di sanzioni e interessi o di aggi di riscossione che la rottamazione ha annullato.

Cartelle esattoriali e nuova rottamazione quinquies


Anche la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali se mai dovesse essere confermata con domande entro aprile e primi pagamenti a luglio come da proposta della Lega al decreto Milleproroghe, dovrebbe avere gli stessi sconti e tagli di importo. Ma si potranno avere più rate, perché dovrebbe essere predisposta con 120 rate mensili di cui la prima come detto entro il 31 luglio. E il solo saltare una rata non comporterebbe la decadenza come invece funziona per la già citata rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Si potrebbero saltare fino ad 8 rate senza incappare nella decadenza. Inoltre potrebbero venire estese le cartelle da rottamare che passerebbero dal 30 giugno 2022 al l 31 dicembre 2023.