Ultima occasione per cogliere la nuova sanatoria delle cartelle esattoriali che si conclude il prossimo 23 settembre.
Da prima dell’estate i contribuenti attendono con ansia la rottamazione quinquies delle cartelle, una nuova adesione agevolata che consenta ai decaduti della rottamazione quater di pagare i debiti con lo sconto, oltre alla possibilità di rottamare nuovi debiti.
Della rottamazione quinquies, anche se si suppone che prima o poi venga varata, ancora non è stato annunciato nulla, ma è stata offerta una possibilità extra per restare all’interno della definizione agevolata in corso.
Nuova sanatoria quasi in scadenza
Anche se in realtà si tratta di uno slittamento della scadenza di luglio, può essere interpretata anche come una nuova sanatoria: chi non ha pagato la quinta rata entro il 31 luglio, infatti, può procedere al pagamento della stessa entro il 15 settembre. E il pagamento sarà considerato lo stesso tempestivo.
Una sanatoria della sanatoria, quindi, che permette di versare la quinta rata con quasi due mesi di ritardo.
La scadenza del 15 settembre, infatti, cade di domenica e, quindi, la scadenza naturale della quinta rata sarebbe il 16 settembre. Inoltre bisogna considerare i 5 giorni di tolleranza entro i quali il pagamento viene considerato tempestivo che spostano la data ultima per effettuarlo al 23 settembre.
Chi non ha pagato la quinta rata della rottamazione quater, quindi, può farlo entro il 23 settembre. Ci sarà una nuova rottamazione?
La nuova rottamazione delle cartelle quando arriva?
In molti ritengono più che probabile che si attui una rottamazione quinquies delle cartelle. La quater, infatti, non ha portato il gettito sperato (su 300.000 euro preventivati ne sono entrati circa 200.000) e proprio per questo il Governo, per fare cassa in fretta potrebbe scegliere di inserire una nuova sanatoria nella Legge di Bilancio 2025.
Anche se il Ministro Giorgetti ha recentemente negato che si stia lavorando a una possibile rottamazione quinquies, il viceministro Maurizio Leo, solo qualche settimana prima, aveva affermato il contrario. Le interpretazioni di queste due affermazioni contrastanti potrebbero essere due: il ministro vuole dissimulare per fare in modo che chi deve farlo proceda al pagamento della quinta rata della rottamazione in corso.
D’altro canto, potrebbe anche essere che non si sia ancora presa una decisione al riguardo e che, quindi, entrambe le affermazioni rispondano al vero. Nel frattempo possiamo solo attendere che qualsiasi rumors sia confermato o meno dalla Manovra di fine anno.