Via ai nuovi incentivi auto introdotti dal Governo Meloni. Si parte dalle ore 10 di oggi 10 gennaio 2023. La misura è nata per favorire il rilancio di un settore in profonda crisi come quello dell’auto. Un settore che dal 2020 è stato, praticamente travolto, da una serie di eventi. Prima la crisi per la pandemia, poi quella dei semiconduttori, e adesso la guerra in Ucraina. Ed il 2022 pare sia stato il peggiore degli ultimi 50 anni.
La crisi dell’auto alla base dei nuovi incentivi
Con un calo di quasi il 10% rispetto al 2021, e del 30% rispetto al 2019, il settore auto in Italia è uno dei peggiori come risultati. E nemmeno le auto elettriche hanno permesso una inversione di tendenza. Dei Paesi UE l’Italia è il peggiore come calo delle vendite di auto elettrificate. Eppure i costruttori sulle auto elettriche ci contano. La crisi economica dovuta alla pandemia, poi la crisi di approvvigionamento dei semiconduttori e di altre componenti e adesso anche le problematiche della guerra in Ucraina. Una crisi senza fine quindi. Che non poteva non interessare il settore e l’industria dell’auto.
Ecco gli incentivi auto 2023
Ma il Governo ha deciso di intervenire con una nuova tornata di aiuti che sono scattati oggi 10 gennaio. Infatti è stata avviata la procedura di prenotazione degli incentivi che sono stati riconfermati anche per il 2023. Auto, moto e furgoni. Gli incentivi per i veicoli a basse emissioni inquinanti sono vari. Per i veicoli full electric fino ad 8 persone, se di emissioni comprese tra 0 e 20 Co2 per Km, incentivi pari a 5.000 euro se l’interessato rottama la sua vecchia ed inquinante auto. Invece incentivo da 3.000 euro secco senza rottamazione. Per i veicoli ibridi plug in invece 4.000 euro di incentivo con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione. In questo caso parliamo di acquisto di veicoli che per emissioni inquinanti sono nella fascia da 21 a 60 Co2. Per tutti gli altri veicoli fino a 135 C02 incentivi solo con rottamazione e fino a 2.000 euro.