Il comportamento scorretto di pochi mette in cattiva luce tutta la categoria a volte ed ecco che se una badante o una baby sitter laha trattato male l’anziano che assiste o il bambino di cui si prende cura, c’è la corsa alle videocamere di sorveglianza per tenere sotto controllo quello che fa il lavoratore domestico.
O ancora, per le colf, per controllare che faccia davvero le pulizie così come abbiamo richiesto.
Ma tutto questo è concesso dalla legge?
Videosorveglianza lavoro domestico
Lo statuto dei lavoratori vieta al datore di lavoro si installare videocamere per controllare i propri dipendenti. Possono essere installate soltanto per prevenire furti o pericoli ma solo previo consenso dei sindacati.
Nel lavoro domestico, però, quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori non si applica visto che non si parla di un’azienda ma di una abitazione privata.
Questo significa che il lavoratore può essere controllato?
La Corte di Cassazione ha specificato che: «Non v’è dubbio che il rapporto di lavoro domestico per la sua particolare natura si differenzia, sia in relazione all’oggetto, sia in relazione ai soggetti coinvolti, da ogni altro rapporto di lavoro: esso, infatti, non è prestato a favore di un’impresa avente, nella prevalenza dei casi, un sistema di lavoro organizzato in forma plurima e differenziata, con possibilità di ricambio o di sostituzione di soggetti; sibbene di un nucleo familiare ristretto ed omogeneo, destinato, quindi, a svolgersi nell’ambito della vita privata quotidiana di una limitata convivenza».
In casa, quindi, si possono tenere telecamere contro i ladri, installate al di fuori dell’abitazione (sul pianerottolo per esempio) ma anche dentro e possono essere accese anche mentre il lavoratore domestico lavora. Ma il lavoratore deve essere informato.
Nuovo contratto lavoro badanti, colf e baby sitter
Anche nel nuovo contratto di lavoro siglato da poco ed in vigore dal 1 ottobre 2020 si ribadisce quanto appena scritto.
Non vige il divieto di installazione delle telecamere ma nella lettera di assunzione del lavoratore domestico deve essere indicato che nell’abitazione vi sono impianti audiovisivi.
Se vengono installati successivamente all’assunzione, poi, la comunicazione dell’esistenza delle telecamere deve essere comunicata al lavoratore domestico per iscritto.
Non potranno esserci, poi, telecamere nell’alloggio personale del lavoratore e neanche nei servizi igienici.