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Occhio a questa polizza RCA, perché risparmiare non sempre è la scelta giusta

Occhio ai casi in cui la compagnia di assicurazione può adoperare la rivalsa verso il suo cliente.

La corsa al risparmio non fa eccezione. Le famiglie, soprattutto alla luce della grave crisi economica di questi ultimi tempi, cercano di risparmiare praticamente su tutto. E visto che tra le voci più ingenti in un bilancio familiare c’è l’assicurazione delle auto, ecco che anche la polizza RCA finisce dentro le ambizioni di risparmio dei cittadini. Ma l’assicurazione auto non può essere considerata una tassa, perché si tratta di una cosa molto utile che serve a proteggere sia i terzi, cioè persone che possono essere danneggiate da un guidatore, che lo stesso guidatore, in caso commetta un errore causando un sinistro di cui lui viene considerato responsabile. Ma bisogna dare il giusto occhio a questa polizza RCA, perché risparmiare non sempre è la scelta giusta.

Occhio a questa polizza RCA, perché risparmiare non sempre è la scelta giusta

Per risparmiare sulla polizza RCA le soluzioni lecite sono davvero tante. E le compagnie offrono pacchetti low cost in base alla situazione specifica di un loro cliente. Per esempio, c’è il single, che ha la sua auto, che guida da molti anni e che, pertanto, è l’unico guidatore salvo casi eccezionali e rari. In questo caso scegliere la guida esclusiva, cioè dichiarare che il veicolo è condotto sempre ed unicamente dal contraente della polizza, porta a risparmiare, statistiche alla mano, il 15% medio.

Altra formula vantaggiosa si chiama guida esperta. In questo caso, il contraente dichiara che l’auto è guidata esclusivamente da soggetti oltre un determinato limite di età, che può essere 20 anni, 25 anni o 26 anni, come in genere molte compagnie scelgono. In questo caso, il risparmio è garantito rispetto alla formula a guida libera. perché le compagnie operano in un modo parallelo al rischio che si accollano rilasciando la polizza. Significa che più elevato è il rischio che una polizza carica alla compagnia, più elevato sarà il premio che la compagnie chiederà al suo cliente.

Come funziona la rivalsa in caso di anomalie nell’assicurazione

Per esempio, un veicolo assicurato ad un neopatentato, costerà molto di più rispetto al veicolo assicurato ad uno che ha diversi anni di patente alle spalle. Ed anche se la polizza del secondo veicolo della famiglia, intestato al figlio appena patentato, gode della stessa classe di merito del veicolo del genitore (con la vecchia Bersani o con le nuove polizze familiari), il premio da versare sarà maggiore. Allo stesso modo, una famiglia che ha un solo veicolo usato tanto da marito e moglie over 26, che dai figli appena maggiorenni o sotto i 26 anni di età, pagherà di premio di più rispetto a chi appartiene ad una famiglia composta tutta da guidatori esperti.

Chi per risparmiare sceglie la via della guida esperta o di quella esclusiva, ma lascia utilizzare il veicolo anche ad altri che non dovrebbero essere al volante, stando alla dichiarazione del contraente durante la stipula del contratto, rischia guai seri. Non dalla Polizia o dai Carabinieri, perché il veicolo può circolare perché assicurato a prescindere da chi guida. anche perché in caso di sinistro con colpa, chi viene danneggiato non rischia di restare senza risarcimento perché il veicolo colpevole era condotto da un guidatore diverso da quelli dichiarati nel contratto. Il rischio è che la compagnia adotti la cosiddetta rivalsa. I

n pratica la compagnia può chiedere al contraente di pagare in parte il risarcimento precedentemente dato al danneggiato. la formula è semplice. Grazie alla falsa dichiarazione sulla guida esclusiva o esperta, è stato risparmiato il 15% di premio? allora la rivalsa sarà pari al 15% del risarcimento che la compagnia ha versato.