Oggi per andare in pensione a 62 anni di età servono 41 anni di contributi versati con la quota 103. E sarà così pure l’anno prossimo data la conferma già arrivata di questa misura. Alla luce di questo, può sembrare inopportuno e fuori luogo parlare di una misura che consente il pensionamento a 62 anni ma con solo 35 anni di contributi versati. Eppure esistono delle soluzioni. Anzi, a dire il vero esistono soluzioni che già adesso permettono uscite con 35 anni di contributi e solo 61 anni di età. E nel 2025 effettivamente c’è chi può accedere alla quiescenza con combinazione 62+35.
Pensione a 62 anni nel 2025, non c’è solo la quota 103, e non servono per forza 41 anni di contributi
Come si fa ad andare in pensione con 35 anni di contributi versati nel 2025, magari con 62 anni di età? Una domanda che si pongono molti nati nel 1963. E a molti di loro diciamo che effettivamente non ci sono molte speranze di andare in pensione così presto. Alcuni contribuenti però possono farcela, anche se la platea come vedremo è circoscritta solo alle lavoratrici.
L’unica soluzione per andare in pensione nel 2025 a 62 anni con 35 anni di contributi si chiama opzione donna. Una misura nel tempo modificata, cambiata e ridotta come platea. Ma che nel 2025 consentirà effettivamente di uscire a chi centra la combinazione 62+35, anche se i 35 anni di contributi devono essere stati completati da tempo.
La misura può essere usata anche oggi naturalmente, e per questioni anagrafiche evidenti, già a 61 anni. Quindi, in pensione con 35 anni di contributi versati a 61 anni di età nel 2024, ma anche a 62 anni di età nel 2025. Sfruttando come dicevamo, la versione vecchia ed originaria di opzione donna.
La cristallizzazione del diritto alla pensione può tornare utile
Opzione donna infatti fino al 2022 era una misura che consentiva il pensionamento alle lavoratrici dipendenti con 58 anni di età e 35 anni di contributi versati o alle lavoratrici autonome con 59 anni di età e 35 anni di contributi versati.
I requisiti vanno centrati sempre entro la fine di dicembre dell’anno precedente, questa la regola fissa di opzione donna che nel frattempo ha cambiato pelle, diventando una misura appannaggio solo di invalide, caregivers, licenziate o addette di grandi aziende in crisi. Ma come dicevamo, per opzione donna vale la regola del diritto maturato.
La data di completamento dei 35 anni di versamenti è fondamentale
E chi nel 2022 aveva già maturato il diritto a quella misura, non lo ha perso adesso. Ecco quindi che le lavoratrici dipendenti possono andare in pensione con opzione donna se nel 2024 compiono 61 anni di età e se nel 2025 compiono 62 anni di età. Purché in entrambi i casi abbiano maturato i 35 anni di contributi versati entro il 31 dicembre del 2021.
Una donna che nel 2021 aveva già 58 anni di età con 35 anni di contributi versati è evidente che nel 2025 si trova con 62 anni di età come quelli che servono alla quota 103. Ma avendo maturato i 35 anni di contributi per tempo e trovandosi con la combinazione 62+35 nel 2025, potrà andare in pensione lo stesso.