Il capitolo dedicato all’Opzione donna si riapre con il decreto Milleproroghe. E tra i 1.200 emendamenti presentati ce n’è uno avanzato dal PD che chiede una proroga secca della misure con i requisiti 2022. Ovvero con 58 anni per le dipendenti e 59 anni per le autonome. Tutte, senza distinzioni e senza conteggiare i figli.
Un mini proroga che vuol dare respiro ma soprattutto una uscita anticipata dal mondo del lavoro alle donne che ci speravano. E non soltanto alle 3 categorie che ha ricompreso la Legge di Bilancio 2023.
Troppo costosa la proroga piena
Quello che il Governo obietta, però, è che una proroga alla classica opzione donna sarebbe troppo costosa. E quindi non sostenibile dalle casse dello Stato. Le ipotesi, quindi, potrebbero essere due:
- una proroga dell’opzione donna così com’era nel 2022 solo per una parte di anno (6 o 8 mesi, fino a quando non si arriva ad una riforma strutturale);
- una proroga che fissa l’uscita per tutte le lavoratrici, senza distinzioni di categorie, a 60 anni.
In questo secondo caso, però, tutte le lavoratrici che speravano in una proroga e che hanno raggiunto i requisiti nel 2022 si troverebbero fatte fuori dalla misura.
Che possibilità ci sono che l’opzione donna venga modificata dal Milleproroghe? Il Governo in più occasioni si era espresso favorevolmente ad entrambe le possibilità. L’emendamento al Milleproroghe, quindi, potrebbe anche essere accolto con delle piccole modifiche. Visto anche il malcontento che la proroga contenuta nella Legge di Bilancio ha generato.
L’opzione donna rientrerà anche nella riforma pensioni
Dopo il primo tavolo di incontro con i sindacati il Governo ha già un prossimo appuntamento per discutere della riforma pensioni in 7 febbraio. Ed in questo caso al centro del dibattito ci sarà proprio la pensione di donne e giovani.
Già nel corso del primo incontro è emersa la volontà di poter e voler garantire forme di pensionamento flessibile sia alle donne che ai giovani. E delle donne si è parlato proprio in riferimento a quello che sarà il destino dell’opzione donna.
Il Ministro Calderone ha confermato la v olontà di trovare accordi per rivedere i passaggi della nomra ( non tornare indietro, quindi, ma trattare in minima parte). Questo perchè il Governo guarda avanti e non fa marcia indietro. Neanche quando sbaglia.