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Pagare le cartelle esattoriali in 10 anni, ecco chi può farlo e come

Come arrivare a pagare le proprie cartelle esattoriali in 10 anni o in 120 rate mensili.

Esiste un modo che consente ad un contribuente di mettersi in regola con tasse, imposte, multe e con ciò che arriva dopo il mancato pagamento di uno di questi “balzelli”, cioè la cartella esattoriale. Le tasse vanno pagate sempre, come dovere morale e come senso civico. Ma chi per qualsiasi ragione non le ha pagate, può mettersi a posto.

E non parliamo di sanatoria delle cartelle, di condoni, di rottamazione delle cartelle, saldo e stralcio o cancellazione d’ufficio. Questi sono tutti strumenti straordinari, che un governo vara per venire incontro ai contribuenti indebitati e per cercare di fare cassa. Noi oggi parliamo di rateizzazione ordinaria. Perché pagare le cartelle esattoriali in 10 anni è una cosa possibile.

Pagare le cartelle esattoriali in 10 anni grazie alla rateizzazione ordinaria

Cartelle e rottamazione

Con la sanatoria delle cartelle esattoriali ormai scaduta, per i contribuenti che non sono rientrati nella rottamazione o che non hanno voluto o potuto aderire alla definizione agevolata, ecco la via alternativa e sempre disponibile. La rateizzazione delle cartelle dopo istanza all’ADER (Agenzia delle Entrate Riscossione).

Grazie a questo strumento, tutte le cartelle esattoriali a carico di un contribuente, possono essere rateizzate e pagate comodamente mese dopo mese. Ma come funziona la rateizzazione delle cartelle esattoriali, chi può sfruttarla e soprattutto chi può arrivare a 120 rate? Tutte domande a cui adesso diamo risposta.

Come chiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali

Per pagare le cartelle a rate, il contribuente deve passare dalla domanda direttamente agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia), o direttamente sul sito dell’Ente, tramite credenziali SPID, CIE o CNS ed accedendo alla propria area riservata. Il contribuente può chiedere un piano di rateazione ordinario, che prevede un numero massimo di 72 rate mensili purché di importo non inferiore a 50 euro a rata.

Ma se il contribuente ha oggettive, imprevedibili e comprovate situazioni economiche precarie, se indipendenti dalla sua responsabilità, può ottenere anche 120 rate. Sempre che la rata sia superiore a 50 euro, questo contribuente può pagare in 10 anni i suoi debiti.

Come ottenere la rateizzazione straordinaria a 10 anni

Ricapitolando, rateizzazione ordinaria con massimo 72 rate, mentre rateizzazione straordinaria per comprovate difficoltà, con massimo 120 rate. Possono godere di questo vantaggio coloro i quali alla domanda presentata, allegano i documenti che provano la condizione precaria reddituale ed economica. Quindi l’ISEE e qualsiasi altro documento che certifichi come veritiera la condizione di precarietà economica. In generale l’ADER accetta il piano di dilazione ordinario, mentre per quello straordinario tendenzialmente ci vuole altro.

Serve infatti che l’importo della rata sia superiore quanto meno al 20% del reddito mensile del nucleo familiare a cui appartiene ilo contribuente indebitato. Ecco perché serve l’ISEE, perché proprio sulla certificazione ottenuta tramite DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), si evince l’ISR (Indicatore della Situazione Reddituale) e l’ADER verifica effettivamente il superamento di questo parametro tra rata da versare e reddito familiare.