Il Consiglio dei Ministri con un comunicato ha suggerito di celebrare il 25 aprile nelle piazze con sobrietà. Il perché è una cosa chiara. Perché ci sono 5 giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Suggerito non significa ordinato. Ma è bastato il suggerimento per scatenare le polemiche. Soprattutto da sinistra, con le opposizioni che hanno contestato il fatto che il governo non vuole dare la giusta importanza all’ottantesimo anniversario della liberazione. Una festa che è di tutti, ma che a sinistra rivendicano come loro. Come se i partigiani, o chi ha combattuto per la liberazione dal fascismo, siano di sinistra esclusivamente. E opinionisti e carta stampata schierata, si sono scatenati contro il governo. Per l’ennesima vota. Un governo reo di aver toccato un altro tassello che secondo le opposizioni non si deve toccare. Il 25 aprile come il manifesto di Ventotene. E meno male che accusano la Premier Meloni e il governo di avere nostalgie del ventennio. Di non aver mai pronunciato la parola antifascista.
Papa Francesco era di destra o di sinistra? La politica delle polemiche non si ferma mai
Anche il campionato di calcio si è fermato il giorno della morte di Papa Francesco. Adesso sul Pontefice c’è la corsa ad appropriarsene sia a destra che a sinistra. Subito Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, o Elly Schlein, segretaria del PD hanno sottolineato che nessuno ha sentito il Papa. Conte lo utilizza per rimarcare il fatto che Bergoglio voleva la pace in Ucraina e a Gaza. La Schlein invece ha rimarcato l’ipocrisia di chi adesso parla in un modo del Papa, ma non lo ha sentito quando parlava di migranti, clima e così via dicendo. Che le polemiche siano spesso frivole e prive di significato è una cosa risaputa. Che si facciano anche in un momento del genere, è qualcosa di particolare.
Le polemiche tra bella ciao e 25 aprile
Naturalmente avranno pure ragione i due leader delle opposizioni, ma dimenticano che se è vero che Papa Francesco può essere considerato un pacifista, un ambientalista, a favore dei migranti, è anche vero che era contro le politiche gender (circa un anno fa sull’Ansa riportavano le parole del Pontefice Oggi “l’ideologia del gender è il pericolo più brutto del nostro tempo”). Bergoglio era anche contro l’utero in affitto, o contro il sacerdozio al femminile e così via dicendo. Cioè non era solo contro la linea della destra su alcuni temi, ma anche sulla linea di sinistre per altri. Perché dopo la morte del Papa, bisogna correre ad accaparrarsi il defunto come uno di noi? Assurdo e ipocrita proprio come ha detto la Schlein, ma anche lei non è da meno.
Ecco Papa Francesco che diventa oggetto di polemiche indirette
E polemiche adesso anche sulla festa del 25 aprile. Con alcuni sindaci che hanno deciso di stoppare per lutto le manifestazioni. E con le sinistre che vogliono cantare Bella Ciao in piazza. Perché è un’altra cosa inviolabile tra le tante che hanno e che ogni volta che qualcuno non le sente come sue, apriti cielo, subito viene accusato di fascismo.
Alla luce di tutto questo, probabilmente evitare canti e balli sfrenati, sotto l’insegna dell’antifascismo, con tutto quello che in genere accade nelle manifestazioni contro il ventennio, è una cosa effettivamente che chi governo uno Stato, una Regione, un Comune, può chiedere. Altrimenti perché andare in Parlamento a manifestare tristezza e cordoglio e poi, il giorno prima dei funerali, con il lutto nazionale indetto, qualcuno trova strano il suggerimento di sobrietà?