indennità di accompagnamento indennità di accompagnamento

Patologie invalidanti per richiedere indennità di accompagnamento: quali sono?

Per quali patologie spetta l’indennità di accompagnamento? Vediamo quali sono i requisiti e le patologie invalidanti che ne danno diritto.

L’indennità di accompagnamento spetta alle persone che hanno bisogno di un’assistenza continua. A differenza della pensione di invalidità civile, però, l’indennità di accompagnamento è un beneficio economico svincolato dai requisiti reddituali che viene riconosciuto per aiutare il malato e i familiari che lo assistono.

Indennità di accompagnamento

L’indennità di accompagnamento, è questa è una premessa doverosa, viene riconosciuta solo e soltanto per chi sia stato dichiarato invalido civile al 100%. Non a tutti gli invalidi civili al 100% però, spetta l’indennità di accompagnamento visto che il beneficio necessita di requisiti diversi.

Per vedersi riconoscere l’indennità di accompagnamento l’invalido al 100% deve trovarsi in una delle condizioni previste dalla legge, ovvero:

  • non essere in grado di camminare senza l’aiuto di un accompagnatore
  • essere nello stato di non poter compiere i gesti della vita quotidiana in autonomia e necessitare, per questi, dell’ausilio di un assistente.

Indennità di accompagnamento per quali patologie spetta?

L’indennità di accompagnamento prevede un beneficio economico mensile di poco più di 500 euro al mese e viene concessa solo ed esclusivamente a chi versa in gravi condizioni e che sia invalido al 100%. Inoltre per avere diritto alla misura è necessario che l’invalido totale non riesca a compiere i normali gesti della vita quotidiana o a camminare senza l’ausilio di un accompagnatore.

Le patolgie per avere diritto all’indennità di accompagnamento, quindi, devono essere molto gravi e provocare nell’invalido il bisogno di assistenza 24 ore su 24.

Così come riporta Laleggepertutti.it, le patologie per le quali è previsto il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento sono:

Patologie dell’apparato circolatorio come

  • aritmie gravissime;
  • coronaropatia gravissima sino a allettamento o s. ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale;
  • miocardiopatie con insufficienza cardiaca gravissima sino a allettamento o s. ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale;
  • valvulopatie di grado severo scompensate;
  • difetto interatriale (dia) – stadio IV- dia di grado severo. Gravi esiti di chiusura di dia. Inoperabile;
  • difetto interventricolare (div) stadio V;
  • pervietà del dotto arterioso stadio V;
  • pericardite cronica o esiti di pericardite cronica – stadio V;
  • cardiopatia ipertensiva scompensata;
  • trapianto di cuore e polmoni complicato: le complicanze vanno valutate come descritto nei relativi capitoli. La percentuale ottenuta va considerata in concorrenza con la valutazione di base del trapianto cuore –polmoni;
  • arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche estese o gangrena;

Patologie dell’apparato respiratorio

  • broncopneumopatie (bpc) cronicaasmatiche severe;
  • bpc ostruttive severe;
  • bpc restrittive severe;
  • interstiziopatie severe;
  • trapianto di polmone complicato.

Patologie dell’apparato digerente

  • stenosi esofagea con ostruzione serrata che richiede una gastro/entero-stomia;
  • cirrosi epatica classe C di childpugh;
  • trapianto di fegato complicato;
  • trapianto di intestino complicato;
  • malattie infiammatorie croniche intestinali.

Patologie dell’apparato urinario

  • i.r. terminale in emodialisi trisettimanale complicata da cardiopatia ischemico ipertensiva e/o cardiomiopatia e/o ipotensione grave e/o neuropatia e/o osteodistrofia e/o anemia grave e/o sindrome emorragica;
  • trapianto renale con complicanze.

Patologie dell’apparato endocrino

  • diabete mellito con complicanze moderate;
  • sindrome di cushing con complicanze;
  • insufficienza corticosurrenale con plurimi ricoveri per crisi surrenaliche recidivanti.

Patologie dell’apparato osteoarticolare e locomotore

  • agenesia completa bilaterale degli arti superiori;
  • amputazione o perdita delle due mani non protesizzabile (tutte le perdite o amputazioni superiori bilaterali vengono assimilate);
  • amputazione bilaterale di coscia o gamba non protesizzabile.

Patologie dell’apparato neurologico

  • sclerosi multipla EDSS pari o superiore a 6;
  • demenza vascolare con cdr 2-5;
  • morbo di Alzheimer con cdr 2-5;
  • morbo di parkinson –stadio 4 – 5 di hy (severa disabilità; ancora in grado di camminare o stare in piedi senza assistenza – obbligato alla sedia a rotelle o costretto a letto, a meno che aiutato) o stadio 3 con gravi effetti collaterali da farmaci antiparkinsoniani;
  • epilessia con crisi plurisettimanali generalizzate o parziali complesse;
  • emiplegia;
  • paraparesi con deficit di forza grave;
  • paraplegia;
  • tetraparesi con deficit di forza medio;
  • tetraparesi con deficit di forza grave;
  • atassia cerebellare con disabilità grave o totale;
  • afasia di livello 1 o 0 alla asrs;
  • mielomeningocele in associazione con deficit radicolari lombosacrali e sfinteriali;
  • mielomeningocele associato a arnold-chiari di tipo ii e/o idrocefalo;
  • miopatie con grave astenia prossimale grado 5 mdrs;
  • distrofia di duchenne.

Patologie dell’apparato psichico

  • disturbo amnesico persistente indotto da sostanze (tipo korsakoff);
  • schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit grave);
  • schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit grave);
  • disturbo schizoaffettivo (tab. b1- b2-b3, deficit grave);
  • depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit grave);
  • disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit grave);
  • anoressia nervosa (tab. d, deficit grave);
  • ritardo mentale grave e profondo (q.i.: < 35-40).

Patologie dell’apparato visivo

  • cecità assoluta (campo visivo residuo minore del 3%);
  • fibrosi cistica con manifestazioni conclamate di malattia;
  • osteogenesi imperfetta forme gravi con fratture frequenti e deformità plurisegmentarie;
  • sindrome di down, di patau, di edward, trisomia 9, monosomia 5p o sindrome del “cri du chat” (grido di gatto), oloprosencefalia alobare o semilobare.