Chi assiste un disabile potrebbe non avere vita facile nel conciliare l’assistenza con la propria carriera e proprio per questo è previsto il pensionamento anticipato grazie a diverse misure. Ma non solo, il caregiver potrebbe avere diritto a mettersi a riposo anche 2 anni prima di ricevere la pensione. Cerchiamo di capire cosa prevede la normativa di riferimento.
Pensionamento anticipato per chi assiste un invalido
Alcune misure di pensionamento anticipato sono riservate solo a categorie di lavoratori che necessitano di una tutela e tra queste rientrano anche coloro che assistono un familiare con handicap ai sensi della Legge 104 del 1992.
Le misure in questione sono l’Ape sociale e l’Opzione donna, ma uno scivolo per gli assiste un disabile è rappresentato anche dalla quota 41 per precoci. Vediamo i requisiti che richiedono queste misure per il pensionamento anticipato di chi assiste un familiare invalido.
L’Ape sociale è sicuramente la misura che coinvolge la platea di lavoratori più ampia visto ch e richiede che il soggetto assista un familiare convivente da almeno 6 mesi con handicap grave ai sensi della Legge 104. A questi soggetti è richiesto avere compiuto i 63 anni e 5 mesi e avere versato almeno 30 anni di contributi.
Per l’Opzione donna il pensionamento anticipato con almeno 35 anni di contributi versati è aperto solo a 3 categorie di lavoratrici (invalide, caregiver e disoccupate). Per chi assiste un familiare con handicap grave è richiesto avere:
- 59 anni se madre di almeno 2 figli;
- 60 anni se madre di almeno 1 figlio;
- 61 anni per il resto delle lavoratrici.
Non si tratta di una misura molto conveniente, visto che richiede una finestra di 12 mesi per la decorrenza della pensione e visto che l’assegno è penalizzato da un ricalcolo interamente contributivo.
L’ultima misura, è la quota 41 per lavoratori precoci. In questo caso la misura richiede che siano stati versati almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età e almeno 41 anni di contributi totali al soggetto che assiste un familiare disabile. Non sono previste penalizzazioni nel calcolo della pensione.
A riposo due anni prima della pensione
Quello che va sottolineato è che il soggetto che assiste un familiare con handicap grave ai sensi della Legge 104 potrebbe avere diritto anche ad altro. La Legge 151 del 2001 prevede che chi assiste un soggetto con handicap grave convivente (la convivenza non è richiesta al genitore che assiste un figlio con handicap grave) possa chiedere un congedo retribuito dal lavoro per un massimo di due anni.
Chiedendo questo congedo (che garantisce sia la retribuzione che la contribuzione figurativa per l’intero periodo) si può smettere di lavorare 2 anni prima della pensione percependo un’indennità pari all’ultimo stipendio fino al momento del pensionamento.