Le agevolazioni previdenziali non spettano soltanto a chi ha un’invalidità grave. Per chi ha invalidità superiore all’80%, infatti, vi è la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata a 56 o 61 anni, per chi ha invalidità pari o superiore al 74% vi è possibilità di accedere all’Ape sociale o alla quota 41. Ma cosa spetta a chi, invece, ha invalidità inferiore al 74%?
Pensione con 5 anni di contributi per invalidi non gravi
Forse non tutti lo mettono in conto ma anche l’assegno ordinario di invalidità è una pensione a tutti gli effetti visto che è calcolato sui contributi effettivamente versati al momento della domanda. E può essere richiesto anche da chi non è invalido grave visto che richiede un minimo del 67% di invalidità
L’assegno ordinario di invalidità, infatti, spetta al lavoratore dipendente del settore privato o al lavoratore autonomo che abbia certificata una capacità lavorativa ridotta ad un terzo e che abbia versato almeno 5 anni di contributi.
Bastano, quindi, solo 5 anni di contributi per poter richiedere questa prestazione ma è necessario che almeno 3 anni di contributi siano stati versati nel quinquennio che precede la domanda.
I requisiti di accesso all’assegno ordinario di invalidità, quindi, riassumendo sono:
- invalidità civile certificata di almeno il 67%
- almeno 5 anni di contributi versati
- almeno 3 anni di contributi versati nei 5 anni che precedono la presentazione della domanda.
L’assegno ordinario di invalidità non richiede che si cessi l’attività lavorativa e, quindi, mentre si percepisce concede anche di continuare a lavorare.
Unico grosso limite della prestazione è che i titolari di assegno ordinario di invalidità non possono accedere alla pensione anticipata. Per i titolari di AOI, quindi, l’unica possibilità di pensionamento rimane quella di vecchiaia o con la misura ordinaria o con la misura anticipata riservata agli invalidi con percentuale pari o superiore all’80%.