Riforma delle pensioni con 60 anni di età e 35 di contributi e addio nostalgia Riforma delle pensioni con 60 anni di età e 35 di contributi e addio nostalgia

Pensione 2023: è ancora possibile andare con 780 settimane di contributi

Non per forza 1040 settimane di contributi per la pensione 2023, ne possono bastare anche 780 in questi casi.

Non sempre sono necessarie 1040 settimane di contributi, i cosiddetti 20 anni, per andare in pensione di vecchiaia a 67 anni. In alcuni casi ne bastano anche 780, ovvero 15 anni di contributi.

Esistono ancora delle possibilità che consentono di accedere alla pensione con 15 anni di contributi anche nel 2023. E sono rappresentate dalla mai abrogate deroghe previste dalla Legge Amato.

No alla pensione con 15 anni di contributi con Opzione Dini

Contrariamente a quello che molte testate malinformate continuano a scrivere la esercitare l’opzione Dini non consente l’accesso alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi.

I 15 anni di contributi sono necessari per l’esercizio dell’opzione stessa ma poi, per accedere alla pensione di vecchiaia sono necessari 20 anni di contributi. La salvaguardia che permetteva questa deroga si è chiusa a marzo 2021.

Le deroghe Amato per la pensione 2023

Anche per la pensione 2023 si possono esercitare le 3 deroghe previste dalla Legge Amato del 1992. Ovviamente va detto che più passano gli anni e più sono poche le persone che possono utilizzarle visto che richiedono requisiti molto stringenti.

Forse quella maggiormente utilizzabile ancora oggi è la terza, ma vediamo nello specifico quello che richiedono.

Possono accedere alla pensione in deroga i lavoratori che hanno 15 anni di contributi completati già al 31 dicembre 1992. Oppure possono avere diritto alla deroga chi alla data del 31 dicembre 1992, è stato autorizzato dall’Inps alla cosiddetta prosecuzione volontaria.  

In questo caso non occorre aver versato i contributi perché basta l’autorizzazione. Infine possono avere accesso alla pensione  i lavoratori con carriere discontinue  che hanno il primo contributo versato almeno 25 anni prima della domanda di pensione in deroga e che hanno almeno 10 anni di contribuzione per periodi inferiori alle 52 settimane che segnano l’anno pieno di contributi.