Pensione 2025 ai disoccupati, perdere il lavoro non sarà un problema per questi contribuenti Pensione 2025 ai disoccupati, perdere il lavoro non sarà un problema per questi contribuenti

Pensione 2025 ai disoccupati, perdere il lavoro non sarà un problema per questi contribuenti

Al via la pensione 2025 ai disoccupati, perdere il lavoro consente di andare in pensione prima adesso, ecco come.

Tra le varie misure di pensionamento anticipato nel 2025 un ruolo di prim’ordine è quello che ha l’Anticipo pensionistico sociale. L’Ape sociale è una misura che permette di andare in pensione a 63 anni e 5 mesi. La misura doveva cessare il 31 dicembre 2024, ma invece il governo l’ha prorogata anche nel 2025. Ormai c’è l’ufficialità dovuta all’approvazione della legge di Bilancio.

Con l’Ape sociale confermata anche i disoccupati potranno andare in pensione con questa misura nel nuovo anno. Ma c’è un qualcosa che va chiarito su questa misura in relazione ai disoccupati.

Per questi soggetti già nel 2024 i dubbi riguardavano la necessità di passare prima dalla Naspi per poter poi andare in pensione con l’anticipo. Perché nonostante le regole, alcune interpretazioni contrastanti di alcuni giudici hanno rimescolato le carte, creando precedenti, ma anche confusione.

Ecco quindi che serve una guida alla misura. Perché per prendere dall’INPS la pensione anticipata 2025 ai disoccupati, le regole devono essere meglio chiarite.

Pensione 2025 ai disoccupati, perdere il lavoro non sarà un problema per questi contribuenti

Dall’INPS la pensione anticipata 2025 ai disoccupati è ciò che permette di fare per esempio, l’Ape sociale.
Come dicevamo, dopo alcune pronunce della Cassazione che di fatto hanno scollegato la misura della Naspi, o quanto meno, dall’obbligo di prendere tutta la Naspi spettante per poi poter andare in pensione, i dubbi di chi deve accedere alla pensione nel 2025 sono tanti. In base alle regole previste sull’Ape sociale e confermate anche per il 2025, dall’INPS la pensione anticipata 2025 ai disoccupati può essere concessa a condizione che questi disoccupati abbiano terminato di prendere interamente la Naspi.
Quindi, per rientrare come disoccupati nell’Ape sociale 2025 serve prima di tutto aver perso il lavoro involontariamente, poi aver presentato domanda di Naspi ed una volta accolta l’indennità, serve averla percepita tutta interamente.

Come funzionerà l’Ape sociale nel 2025

Da quando è stata varata la prima volta l’Ape sociale per i disoccupati ha avuto sempre lo stesso funzionamento. Pertanto per anni i disoccupati che hanno chiesto la pensione con l’Ape sociale lo hanno fatto solo dopo che hanno terminato di prendere l’indennità per disoccupati.

Anzi, inizialmente bisognava aspettare 3 mesi dall’ultima Naspi mensile percepita. Un vincolo che per l’Ape sociale è stato tolto, ma che per esempio è rimasto per la quota 41 precoci, altra misura di pensionamento anticipato valida per i disoccupati.
Però le sentenze prima accennate hanno rimescolato alcune cose, soprattutto hanno contrastato l’operato dell’INPS che sovente ha respinto domande di Ape sociale a chi non aveva precedentemente percepito la Naspi.

Ape sociale con o senza Naspi? ecco la verità

Tutto è nato a seguito di una pronuncia della Corte d’Appello di Firenze che condannava l’INPS a liquidare la prestazione dell’Ape sociale precedentemente bocciata dall’Istituto ad una lavoratrice che pur avendo perso il posto di lavoro involontariamente, non aveva richiesto la Naspi.

Poi ci ha messo del suo anche la Suprema Corte di Cassazione che ha dato conferma dell’orientamento della Corte d’Appello. In altri termini la giurisprudenza pare confermi la possibilità che dall’INPS la pensione anticipata 2025 ai disoccupati possa essere erogata anche se la Naspi non è stata percepita.

Naturalmente ciò non vuol dire che anche chi non ha diritto alla Naspi perché ha dato le dimissioni volontarie, poi può prendere l’Ape sociale. Vuol dire che chi prende già la Naspi deve prima prendere tutta e poi presentare la domanda di Ape sociale.

Ma chi aveva diritto alla Naspi ma non l’ha mai richiesta può chiedere lo stesso la pensione con l’Ape sociale.
In Italia le pronunce degli ermellini creano i precedenti da usare per altri ricorsi, ma non fanno legge e non modificano le normative. In parole povere le regole sono sempre le stesse, solo che un pensionato che riceve la reiezione della domanda di Ape sociale può, se il caso è lo stesso della sentenza della Corte di Appello prima citata, usare quel precedente per vincere anche lui il ricorso. In definitiva, chi deve prendere l’Ape sociale deve prima di tutto rispettare il principio fissato dalla normativa.