Per poter andare in pensione con 15 anni di contributi la riforma Amato del 1992 ha previsto ben 4 deroghe. Attualmente, però, quella applicabile da una larga platea di beneficiari è soltanto una.
Si tratta, infatti, di normativa molto vecchia e per alcuni versi risulta essere davvero obsoleta e superata. Proprio per questo motivo, oggi, trovare qualcuno che possa andare in pensione con 15 anni di contributi per quanto contenuto nelle 4 deroghe Amato è molto difficile, tranne che per una.
La deroga Amato che non è più in vigore
Le deroghe previste dalla legge Amato erano 4, ma oggi ogni volta che si parla della pensione di 15 anni di contributi se ne nominano soltanto 3, perché? Che fine ha fatto la quarta deroga Amato?
La quarta deroga della Legge Amato sulla carta esiste ma nessun lavoratore può più essere in possesso delle condizioni per accedervi. La deroga in questione permetteva al lavoratore di andare in pensione con meno di 20 anni di contributi (ma con un minimo di almeno 25 versati) al rispetto delle seguenti condizioni:
- aver versato almeno 1 contributo al 31 dicembre 1992;
- non abbia avuto il tempo di versare i 20 anni minimi di contributi richiesti perché la data della pensione è arrivata prima.
La quarta deroga Amato ha avuto motivo di essere utilizzata fino al 2013: quello è stato l’ultimo anno in cui un lavoratore che prima del 1992 aveva versato un solo contributo settimanale non c’era abbastanza tempo, entro il raggiungimento dell’età di accesso alla pensione di vecchiaia, di maturare i 20 anni di contributi (perché dal 1993 al 2013 intercorrono esattamente 20 anni). Di fatto da quell’anno in poi la quarta deroga Amato non è più stata in vigore perché tutti i lavoratori contando dal 1992 avrebbero avuto abbastanza tempo di versare i 20 anni di contributi minimi (che lo abbiano fatto o meno poco interessa).
Le altre tre deroghe Amato e quale si utilizza ancora
Le altre tre deroghe prevedono sempre requisiti molto stringenti, ma due su tre riguardano pochissime persone.
La prima prevede che possano accedere con 15 anni di contributi solo coloro che hanno versato TUTTI i propri contributi prima del 1992. Si tratta di una possibilità riconosciuta, quindi, solo a chi negli ultimi 32 anni non ha lavorato e versato contributi. Ovviamente è solo una sparuta minoranza a poter usare quest deroga.
La seconda permette il pensionamento con 15 anni di contributi a chi ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari entro il 24 dicembre 1992. Ora, come per il caso precedente, quale giovane lavoratore che non è ancora in pensione 32 anni aveva ottenuto l’autorizzazione a versare i contributi volontari? Anche in questo caso la possibilità è offerta a pochissime persone.
L’ultima delle tre deroghe, invece, è aperta a un pò più lavoratori e richiede:
- un’anzianità contributiva di almeno 25 anni (primo contributo versato almeno 24 anni prima della pensione);
- aver versato, per almeno 10 anni, contributi non sufficienti a coprire l’intera annualità contributiva.
Appare chiaro che questa ultima deroga possa essere molto utile per chi ha avuto per almeno 10 anni una carriera discontinua e precaria (o per gli stagionali).
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