Andare in pensione con 20 anni di contributi nel 2025 è possibile per tutti e diventa anche più semplice perché la platea di coloro che possono cogliere questa pensione è anche più ampia. Ovviamente, quando si utilizzano 20 anni di contributi non è possibile anticipare di molto l’età di uscita.
Anticipare la pensione con 20 anni di contributi non è quasi mai possibile, ma come mai allora la platea dei beneficiari di questa pensione si è allargata? Dipende dalle ultime novità intervenute, ma anche da normative precedenti.
Le pensioni anticipate richiedono contributi
Se si parla di pensioni anticipate i contributi richiesti sono molti:
- 42 anni e 10 mesi per la pensione anticipata ordinaria;
- 41 anni di contributi per la quota 41 precoci e per la quota 103;
- 30 o 36 anni di contributi per l’Ape sociale;
- 35 anni di contributi per l’opzione donna;
- anche per le mansioni gravose che permettono l’uscita a 66 anni e 7 mesi sono richiesti 30 anni di contributi, anche se si tratta di una pensione di vecchiaia.
Ma noi abbiamo iniziato dicendo che 20 anni di contributi permettono a tutti di andare in pensione. E non solo a 67 anni. La pensione di vecchiaia con 20 anni si può cogliere a partire dal compimento dei 56 anni e ce n’è per tutti i gusti.
Vediamo tutte le casistiche e le età richieste.
Pensione con 20 anni di contributi, i casi
20 anni di contributi sono il limite minimo richiesto per la pensione, ma per chi ha 20 anni di contributi la pensione è assicurata in ogni caso. Le misure che si possono scegliere sono molteplici, ma sono tutte misure di vecchiaia, anche se richiedono età diverse.
Gli invalidi con almeno l’80% di percentuale riconosciuta possono accedere alla pensione di vecchiaia con un certo anticipo: a 56 anni le donne e a 61 anni gli uomini.
Poi c’è la pensione di vecchiaia ordinaria che richiede 67 anni. Ma esiste anche una misura di anticipo sulla pensione di vecchiaia contributiva che consente di uscire a 64 anni, sempre con 20 anni di contributi a patto di avere un assegno che sia pari a:
- 3 volte l’assegno sociale;
- 2,8 volte l’assegno sociale per le donne con 1 figlio;
- 2,6 volte l’assegno sociale per le donne con 2 figli.
In tutti questi casi, però, si tratta di pensioni di vecchiaia. Esiste, però, anche uno scivolo pensionistico che richiede solo 20 anni di contributi e si tratta della RITA. La rendita in questione prevede che possa accedere il titolare del fondo integrativo, con almeno 5 anni versati, che ha maturato 20 anni di contributi nell’AGO all’età di:
- 57 anni se è disoccupato da almeno 24 mesi;
- 62 anni a patto di lasciare il lavoro.
Insomma, con 20 anni di contributi ce n’è per tutti i gusti.