Non tutti ci hanno pensato, ma dal 2025 sarà possibile andare in pensione di vecchiaia a 54 anni per le invalide e tutto grazie alla Legge di Bilancio 2025. Di cosa stiamo parlando? Di un’intuizione che trova, però, spazio nella normativa attuale grazie alle modifiche apportate dalla Manovra. Normativa che doveva essere in vigore anche negli anni precedenti, solo che nessuno ci ha mai pensato prima (almeno di chi scrive di queste cose).
Cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando e come di applica agli invalidi.
Pensione a 54 anni per le invalide
La Legge di Bilancio estende a 16 mesi per le mamme di almeno 4 figli, quanto già previsto dalla Legge Dini per le lavoratrici madri.
Alle mamme che lavorano e che ricadono interamente nel sistema contributivo spetta uno sconto sull’età di accesso alla pensione di vecchiaia contributiva di 4 mesi per ogni figlio avuto fino a un massimo di 16 mesi.
Questo consente alle mamme di 4 figli che hanno iniziato a versare contributi solo dal 1996 di accedere alla pensione di vecchiaia a 65 anni e 8 mesi di contributi. La Legge Dini il cui articolo è stato modificato dalla Legge di Bilancio 2025, prevede che lo sconto si applichi alla pensione di vecchiaia. Ma la stessa Legge prevede che qualsiasi pensione calcolata con il contributivo debba essere denominata pensione di vecchiaia.
Proprio per questo motivo il meccanismo dello sconto si applica anche alla pensione a 64 anni con 20 anni di contributi per chi ricade nel sistema contributivo.
Pensione a 54 anni e 8 mesi per le invalide
La pensione di vecchiaia anticipata per gli invalidi richiede 20 anni di contributi, un’invalidità all’80% e un’età di:
- 61 anni per gli uomini;
- 56 anni per le donne.
Ora, se una donna lavoratrice che ha versato i suoi 20 anni di contributi tutti nel sistema contributivo, ha un’invalidità all’80% e ha avuto anche figli, accedendo a una pensione di vecchiaia contributiva è presumibile che abbia diritto allo sconto previsto dalla Legge Dini per le lavoratrici con figli.
Pertanto questa lavoratrice avrebbe diritto ad accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidi a:
- 55 anni e 8 mesi se ha avuto 1 figlio;
- 55 anni e 4 mesi se ha avuto 2 figli;
- 55 anni se ha avuto 3 figli;
- 54 anni e 8 mesi se ha avuto 4 figli.
Ovviamente la norma si applicherebbe solo nel caso che la donna in questione rientri nel sistema contributivo puro ovvero se ha iniziato a versare i suoi contributi a partire dal 1996 (nessun contributo prima) o se ha optato per il Computo in Gestione Separata…in questo secondo caso però bisogna sottolineare che la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi spetta solo nel caso che il lavoratore appartenga al settore privato (no pubblico impiego e no autonomi).