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Pensione a 56 anni, ecco i requisiti e perché è meglio di opzione donna e delle altre misure anticipate

Esiste una pensione a 56 anni, ecco i requisiti e perché la misura è molto meglio di opzione donna e delle altre misure anticipate previste dalla normativa in vigore.

Per andare in pensione prima dei 60 anni di età non sono tante le misure da sfruttare. O bisogna superare, a volte anche abbondantemente i 60 anni, o bisogna raggiungere carriere contributive molto lunghe, ben oltre i 40 anni di contributi. Ma esiste una via che permette di andare in pensione davvero prima dei 60 anni, anche se solo per le donne e solo con una determinata invalidità. E se consideriamo che opzione donna, l’Ape sociale e la quota 41 per i precoci hanno negli invalidi alcune delle categorie a cui le misure vengono applicate, evidente che quella di cui parliamo adesso, soprattutto per le donne è una misura nettamente migliore.

Pensione a 56 anni, ecco i requisiti e perché è meglio di opzione donna e delle altre misure anticipate

Servono solo 56 anni di età per le donne e solo 61 anni di età per gli uomini, per centrare la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità specifica. Significa che possono andare in pensione con solo 20 anni di contributi coloro i quali vengono riconosciuti in possesso di una riduzione della capacità lavorativa specifica pari o superiore all’80%. Invalidità specifica perché è la riduzione della capacità lavorativa per tipologia di lavoro svolto. La misura consente a quanti si trovano in condizioni di salute, fisiche o psichiche tali da non poter più svolgere il lavoro che hanno sempre svolto, di andare prima in pensione. La decorrenza del trattamento è di 12 mesi dalla data di maturazione di tutti e tre i requisiti, che riepilogando sono:

  • Almeno 56 anni di età per le donne ed almeno 61 anni per gli uomini;
  • Almeno 20 anni di contributi versati;
  • Invalidità specifica non inferiore all’80%.

Un paragone con le altre misure che non regge affatto

Opzione donna consente a chi ha una invalidità superiore al 74% di andare in pensione a 61 anni. Ma se queste lavoratrici hanno avuto un figlio, l’età scende a 59 anni. Con due o più figli invece l’età scende a 58 anni. Servono però almeno 35 anni di contributi e l’invalidità è civile, cioè è la riduzione generica della capacità lavorativa. La stessa invalidità e la stessa percentuale che consente di uscire con 63 anni e 5 mesi di età e 30 anni di contributi con l’Ape sociale o senza limiti anagrafici, con la quota 41 per i lavoratori precoci. Ma anche con la quota 41, completare 41 anni di contributi già a 56 anni di età è difficilissimo perché le lavoratrici dovrebbero aver iniziato a lavorare a 15 anni.