Molti lavoratori aspettano con ansia la riforma delle pensioni perché chiedono di poter uscire dal lavoro in anticipo. Magari senza badare all’età ed a partire dalla quota 41 per tutti. Altri invece pensano ad una possibile uscita a 62 anni di età con 20 anni di contributi o poco più. Anche a costo di rimetterci denaro per via delle penalizzazioni di assegno. Ma tutte queste aspettative rischiano di distogliere l’attenzione da misure che già oggi permettono di andare in pensione e addirittura di farlo tra i 5 e i 10 anni prima rispetto all’età pensionabile vigente.
Possibile andare in pensione a 57 anni, ma pochi sfruttano l’occasione della vita, ecco perché
Chi per tempo ha pianificato il proprio futuro adesso può fare cassa sfruttando l’occasione di andare in pensione non uno e nemmeno due anni prima, ma addirittura con 10 anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria. La misura si chiama Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, meglio nota con l’acronimo di RITA. Si tratta di uno strumento che consente a chi ha versato nella previdenza integrativa (da qui il fatto della pianificazione dell’obbiettivo), di anticipare la quiescenza chiedendo in anticipo tutto quanto ha versato o una parte, trasformando immediatamente i versamenti nella rendita tanto attesa.
Come andare in pensione con la rendita anticipata 5 o 10 anni prima
La misura si rivolge ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, ma anche ai lavoratori autonomi, agli invalidi e persino ai disoccupati. Si tratta di una misura che non esclude nessuno. L’accesso alla misura è a partire dai 57 anni ma solo se il diretto interessato ha maturato almeno 20 anni di contributi alla previdenza obbligatoria. Inoltre, per godere dell’anticipo massimo di 10 anni e quindi per lasciare il lavoro a 57 anni serve essere disoccupati da almeno 24 mesi. Per quanto riguarda i versamenti nella previdenza integrativa, bastano 5 anni, anche se va detto che più anni sono stati versati maggiore sarà la rendita. Per i lavoratori ancora assunti, la rendita anticipata può essere sfruttata solo a partire dai 62 anni sempre con 20 anni di contributi già maturati nella previdenza obbligatoria e 5 anni nel fondo integrativo.