Per i lavoratori con invalidità molto alta esiste la possibilità di accedere la pensionamento con un congruo anticipo rispetto all’età anagrafica richiesta per la pensione di vecchiaia ordinaria. La possibilità viene offerta dalla pensione di vecchiaia anticipata cui possono accedere, però, soltanto i lavoratori del settore pubblico.
Pensione a 57 e 62 anni
La pensione di vecchiaia anticipata per lavoratori invalidi è esclusivamente riservata ai lavoratori del settore privato e ne sono esclusi sia i dipendenti pubblici che i lavoratori autonomi.
La pensione richiede, essendo una misura di vecchiaia erogata con un certo anticipo a causa dell’invalidità, almeno 20 anni di contributi e un’età di 61 anni per gli uomini e di 56 anni per le donne. Richiedendo, però, la misura una finestra di 12 mesi per la decorrenza della pensione è accessibile, effettivamente, solo al compimento dei 62 anni per gli uomini e dei 57 anni per le donne.
Per il diritto a questo tipo di pensionamento, in ogni caso, è necessario avere una invalidità pensionabile pari o superiore all’80%. Si parla, ed è bene sottolinearlo, non di invalidità civile ma di invalidità pensionabile perchè il fruitore di questa misura deve sottoporsi, nonostante abbia già certificazione di invalidità, a visite medica presso commissione INPS che certifichi l’invalidità pensionabile.
Ricapitolando i requisiti di accesso necessari alla pensione di vecchiaia anticipata sono:
- invalidità pensionabile pari o superiore all’80%
- 61 anni per gli uomini e finestra di attesa di 12 mesi
- 56 anni per le donne e finestra di attesa di 12 mesi
- almeno 20 anni di contributi maturati e versati nel fondo dei dipendenti del settore privato.