pensioni 64 e 67 anni pensioni 64 e 67 anni

Pensione a 60 anni senza paletti per tutti, la riforma perfetta c’è già

Pensione a 60 anni senza paletti contributivi: una soluzione per i lavoratori in cerca di una quadra nella riforma pensioni.

Si continua a parlare di riforma pensioni, di superamento della Legge Fornero nel tentativo di trovare una quadra per i lavoratori che vogliono o devono lasciare prima dei 67 anni il mondo del lavoro.

E si inventano le pensioni a quote: puoi andare in pensione a 62 anni, ma solo se hai 41 anni di contributi e se accetti una penalizzazione sul calcolo della pensione. Questo è quanto richiede l’attuale quota 103 e per partorire questa misura il governo ha impiegato mesi. E ha ingannato i lavoratori.

La riforma perfetta già esiste, ma non la applicano

Andare in pensione a 60 anni senza paletti contributivi dovrebbe essere una possibilità che dovrebbero poter sfruttare tutti i lavoratori. Non dovrebbe essere una concessione dello Stato con l’ideazione di una fantomatica quota 103.

La riforma Fornero, se qualcuno lo ricorda, era la riforma perfetta nel lungo periodo perchè avrebbe portato naturalmente al calcolo contributivo tutti i lavoratori (nel momento che tutti coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1996 si saranno pensionati, saremo tutti soggetti solo al calcolo contributivo).

E la perfezione della legge Fornero stava proprio in questo: con il calcolo contributivo ognuno prende di pensione quello che ha versato. Il sistema contributivo è come un salvadanaio in cui il lavoratore, anno dopo anno, versa i contributi per poi contarli nel momento che va in pensione e suddividerli, rivalutati, per gli anni di aspettativa di vita che ha. Nulla di più semplice. La pensione di tutti i lavoratori con il sistema contributivo non costa nulla allo Stato, il lavoratore accantona da solo quello che gli spetta.

E allora perchè, invece di inventare quote e misure che impongono paletti non dicono: da domani tutti in pensione a 60 anni con il sistema contributivo. Ma poi si prende quello che si è maturato con i versamenti, senza nessuna pretesa nei confronti dello Stato.

Non lo so fa perchè l’Inps non ha i contributi che abbiamo già versato: anno dopo anno con i contributi che i lavoratori versano paga le pensioni in essere e proprio per questo è nel suo interesse che i lavoratori permangano al lavoro il più a lungo possibile. Devono finanziare i pagamenti delle pensioni già liquidate. E il problema principale è che prima o poi si arriverà ad un punto, con la vita che si allunga e la popolazione che lavora che è sempre meno, che ci saranno più pensionati che lavoratori: a quel punto chi pagherà le pensioni se i contributi che si versano annualmente non bastano?

Il problema non è la legge Fornero, ma il sistema italiano, perchè la pensione a 60 anni per tutti senza paletti esiste ma non si può attuare…