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Pensione a 61, 63 o 67 anni: quale conviene economicamente?

E’ più conveniente accedere alla pensione subito o attendere quella di vecchiaia? L’assegno simulato dall’INPS si abbassa?

Andare in pensione prima, rispetto a quanto previsto dal simulatore INPS comporta di percepire lo stesso importo per l’assegno o, per forza di cose, sarà inferiore? Rispondiamo ad un lettore di Pensioniefisco.it che ci scrive:

Spett.le redazione, sono Piero ho 61 anni compiuti ad Aprile di quest’anno.

Collegandomi al sito dell’inps ho visto che ho contributi utili ai fini della pensione per 1429 settimane, (circa 27 anni e mezzo),  come data di pensionamento riporta il 01/01/2030, con un importo pensione lordo di     € 1.453,00.

Essendo che sono un invalido civile (sin dalla nascita) con una invalidità del 80% (paralisi placcida completa dell’arto superiore dx con grave ipoplasia dello stesso), come attesta il certificato rilasciato dalla commissione medica provinciale invalidi civili del 1987, che mi è servito per usufruire della pensione sociale nel periodo che non lavoravo.

Premetto che ho lavorato soltanto 35 settimane come titolare d’impresa e la restante parte sempre come lavoratore dipendente presso privati, ed assunto come persona normale, con la qualifica di impiegato di concetto.

Pertanto chiedo a codesta redazione:

se usufruendo della pensione anticipata, l’importo erogato ai fini pensionistici più o meno è come sopra descritto di € 1.453,00 lordo o viene ancora ridotto, potendo accedere a tale beneficio, è conveniente chiederla ora  la pensione anticipata per invalidi, o se aspettando qualche anno l’importo pensionistico aumenta; e in caso quale opzione scegliere:

  • cioè se scegliere quella con un invalidità pari o superiore a 74% e chiedere una maggiorazione contributiva di 2 mese per ogni anno lavorativo, fino a un max di 5 anni,
  • se scegliere la pensione con ape social, con invalidità pari o superiore a 74%, però occorre 30 anni di contributi e 63 anni compiuti,
  • oppure optare quella con 80% di invalidità, 20 anni di contributi e 61 anni compiuti.   

Nella speranza di essere stato chiaro e di ricevere in modo dettagliato quanto richiesto, oltre ad un Vs. consiglio, Vi ringrazio anticipatamente e complimenti per il grosso aiuto che date.

Consigliamo la lettura della nostra guida: Pensione: tutto quello che c’è da sapere, la guida

Pensione: meglio prima o dopo?

La simulazione effettuata dall’INPS non è sui contributi versati sino ad oggi ma su quelli che continuerebbe a versare fino a gennaio 2030 (e quindi comprende 7 anni di contributi che non ha ancora versato).

Di fatto, quindi, accedendo alla pensione prima della data indicata dall’INPS, l’importo della sua pensione sarà più basso per due ragioni: da una parte per gli anni in meno di contribuzione versata, dall’altro per il coefficiente di trasformazione meno conveniente che viene applicato quando si anticipa.

Per quando riguarda la maggiorazione contributiva, in ogni caso, può richiederla anche al momento dell’accesso alla pensione di vecchiaia, quelli sono contributi che le spettano a prescindere da quando deciderà di accedere alla pensione.

La cosa più conveniente (e quella per garantirsi una pensione lorda di almeno 1453 euro, è di continuare a lavorare fino alla data prevista dall’INPS. In tutti gli altri casi sicuramente le spetterà un importo più basso (facendo un rapido calcolo 1453 euro lordi le spetterebbero con 34 anni di contributi, se accedesse ora, senza contare la perdita derivante dall’applicazione del coefficiente di trasformazione minore, le spetterebbero poco più di 1100 euro lordi).

Per dubbi e domande è possibile scrivere a: info@pensioniefisco.it
I nostri esperti provvederanno a dare una risposta al tuo quesito in base all’originalità.