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Pensione a 61 anni e 7 mesi di età oppure a 63 anni e mezzo, la guida per i lavoratori

Pensione a 61 anni e 7 mesi di età oppure a 63 anni e mezzo, ecco perché il lavoro che fai è fondamentale.

Lavoro gravoso oppure lavoro usurante. Pensione a 61 anni e 7 mesi oppure a 63 anni e mezzo. Questi i vantaggi che i lavoratori possono trovare in base alla tipologia di lavoro che svolgono. Perché per determinate attività lavorative, andare in pensione in anticipo è più semplice.

Pensione a 61 anni e 7 mesi di età oppure a 63 anni e mezzo, la guida per i lavoratori

Lavoro usurante e lavoro gravoso non sono la stessa cosa anche se molti confondono le due diverse definizioni. Perché la legge stabilisce che lavoro usurante è quello svolto da:

  • lavoratori delle galleria, delle cave e delle miniere;
  • addetti all’asportazione dell’amianto;
  • lavoratori che svolgono l’attività in spazi ristretti e angusti o con costante esposizione alle alte temperature o in cassoni ad aria compressa;
  • palombari;
  • addetti alla lavorazione del vetro cavo;
  • addetti agli altiforni;
  • lavoratori notturni che per almeno 6 ore al giorno svolgono l’attività tra le 24:00 e le 05:00 e per un minimo 64 giorni per anno solare;
  • lavoratori notturni che per almeno 3 ore al giorno svolgono l’attività tra le 24:00 e le 05:00 e per tutto l’anno;
  • operaio della linea a catena in processi produttivi di serie e a ripetizione ciclica;
  • autisti di bus e altri mezzi di trasporto pubblico con capienza complessiva minima di 9 persone.

Invece per quanto riguarda il lavoro gravoso le attività svolte sono:

  • camionisti;
  • macchinisti dei convogli ferroviari e personale ferroviario viaggiante;
  • gruisti;
  • infermieri ed ostetriche delle sale operatorie e delle sale parto impegnati in turni comprensivi anche le notti;
  • conciatori di pelli e pellicce;
  • addetti servizi di pulizia senza qualifica;
  • facchini;
  • maestri ed educatori di asilo nido e scuola dell’infanzia;
  • lavoratori edili;
  • operatori ecologici e addetti alla separazione o alla raccolta dei rifiuti in genere;
  • badanti e addetti alla cura di persone non autosufficienti;
  • lavoratori agricoli;
  • lavoratori marittimi;
  • pescatori;
  • operai siderurgici.

Ecco i vantaggi della pensione per gravosi e usuranti

I lavori gravosi permettono di uscire dal servizio con l’APE sociale. E nel 2024 si può uscire a 63,5 anni di età e con 36 anni di contributi. Sempre i lavori gravosi possono andare in pensione con la quota 41 per i precoci. E senza alcun limite di età ma con almeno 41 anni di contributi, almeno 35 anni di contributi effettivi ed almeno un anno versato anche in maniera discontinua prima dei 19 anni.
I lavori usuranti invece consentono di andare in pensione a 61 anni e 7 mesi di età, con almeno 35 anni di contributi. In questo caso però occorre maturare la quota 97,6 per i dipendenti e 98,6 per gli autonomi. Una quota che cambia anche per i lavoratori notturni in base al numero di notti di lavoro annualmente svolte. E quando cambia la quota cambia l’età di uscita che sale per esempio a 62,7 anni per gli autonomi.