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Pensione a 62 anni nel 2025, quali sono le possibilità?

Non solo con la quota 103 si può andare in pensione a 62 anni, vediamo tutte le 4 misure che permettono questa uscita.

La pensione a 62 anni sembra essere diventata una sorta di ossessione per gli italiani. Uscire dal mondo del lavoro con almeno 5 anni di anticipo è l’obiettivo che si pongono moltissimi lavoratori, e non è impossibile centrarlo.

Sicuramente fino al 2021, grazie alla quota 100, era molto più facile questa tipologia di pensionamento, ma in questo articolo vedremo tutte le possibilità che ci sono di lasciare il mondo del lavoro al compimento dei 62 anni.

Pensione a 62 anni

Nel 2025 è confermato che si potrà ancora uscire dal mondo del lavoro a 62 anni grazie alla quota 103. La misura sarà prorogata dalla Legge di Bilancio anche se non sappiamo ancora se subirà delle modifiche oppure no.

La proroga, infatti, è stata annunciata solo a voce dal Ministro, ma non sappiamo cosa sia stato previsto nel testo della manovra. Il tetto dell’assegno consentito sarà abbassato ulteriormente? Oltre al ricalcolo contributivo saranno previste altre penalizzazioni? Per avere certezza di queste cose, purtroppo bisognerà attendere di poter leggere la bozza della Legge.

Per ora, in ogni caso, sappiamo con certezza che la possibilità di uscita a 62 anni nel 2025 sarà offerta anche dalla quota 103. Diciamo “anche” perchè non è l’unica misura che permette l’uscita a questa età.

Pensione a 62 anni senza quota 103

Senza quota 103 come si esce dal mondo del lavoro a 62 anni? La prima occasione è offerta dalla pensione anticipata ordinaria, che come tutti sappiamo richiede solo un requisito contributivo da rispettare. Per chi ha iniziato a lavorare prima dei 20 anni di età, quindi, centrare l’obiettivo di uscire dal mondo del lavoro a 62 anni non è così difficile.

La stessa opportunità è offerta anche dalla quota 41 per precoci, anche se in questo caso è necessario essere lavoratori precoci e appartenere a una delle categorie tutelate che possono utilizzare questa misura (caregiver, invalidi, disoccupati, usuranti e gravosi). Per il resto se si hanno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni e si è avuta una carriera lavorativa continuativa, l’uscita può avvenire anche prima dei 62 anni.

In ultimo la pensione a 62 si coglie grazie alla RITA. Questa non è una pensione vera e propria quanto uno scivolo che accompagna il lavoratore alla pensione di vecchiaia grazie a una rendita. Mentre per i lavoratori disoccupati l’accesso è consentito a 57 anni, per la generalità dei lavoratori sono richiesti 62 anni. Servono, inoltre, 20 anni di contributi versati e 5 anni di contributi versati nel fondo integrativo che verserà la rendita mensile.

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