Pensione a 64 anni più facile nel 2025, ecco però quanto ti costa uscire prima Pensione a 64 anni più facile nel 2025, ecco però quanto ti costa uscire prima

Pensione a 64 anni più facile nel 2025, ecco però quanto ti costa uscire prima

Quanto ti costa una pensione a 64 anni anche se nel 2025 è più facile centrarla dopo le novità del governo.

Nel 2025 andare in pensione anticipata contributiva è più facile. Significa che alcune novità recentemente introdotte hanno facilitato l’accesso alla pensione a 64 anni che effettivamente diventa più facile nel 2025. E adesso vedremo perché. Però va anche detto che andare in pensione prima ha sempre un costo. Non solo per la pensione a 64 anni nel 2025 ma anche con tutte le altre misure che permettono di anticipare il pensionamento.
Andare in pensione prima dei 67 anni comporta sempre una perdita sull’assegno pensionistico che si andrà a percepire. E non soltanto per chi sceglie misure che prevedono un taglio o una penalizzazione. Ma a quanto ammonta questa perdita? Adesso vedremo anche di rispondere a questo quesito.

Pensione a 64 anni più facile nel 2025, ecco però quanto ti costa uscire prima

Andare in pensione nel 2025 con la pensione anticipata contributiva a 64 anni sarà più semplice per via di una novità appena introdotta.

Come tutti sanno la pensione anticipata a 64 anni riguarda esclusivamente i contributivi puri. Bastano 64 anni di età insieme a 20 anni di contributi, ma serve anche arrivare a prendere una pensione di importo pari almeno a 3 volte l’assegno sociale.

Solo le donne hanno una leggera agevolazione visto che se hanno avuto un figlio possono uscire a 64 anni di età con un trattamento almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale. E se hanno avuto due o più figli la soglia scende ancora fissandosi ad almeno 2,6 volte l’assegno sociale.
Per raggiungere questi importi di pensione dal primo gennaio è ammesso l’utilizzo anche di quanto maturato in un fondo pensione integrativo. L’unione della rendita complementare e della pensione INPS può rendere più facile andare in pensione a 64 anni di età perché è più facile raggiungere quelle soglie.

Cosa si perde di pensione uscendo a 64 anni e non a 67 anni

Uscire dal mondo del lavoro a 64 anni (ma vale anche a 65 o 66 anni oppure a 63, 62 o ancora prima), significa versare anni di contributi in meno che inevitabilmente abbassano l’importo dell’assegno. Uscire dal lavoro prima come età inoltre, prevede anche l’applicazione di un coefficiente di trasformazione più basso e quindi, meno conveniente come calcolo della pensione.
Ma un anno di versamenti quanto incide sulla pensione? E tre anni di contributi in meno quanto costano? Domande lecite queste per chi si domanda cosa lascia sul campo scegliendo di uscire prima dal mondo del lavoro.

Ecco alcuni esempi pratici di perdita di assegno uscendo 3 anni prima


Per esempio, un lavoratore con una retribuzione imponibile ai fini previdenziali di 2.000/2.100 euro, ipotizzando per assurdo che sia anche stata la media di tutta la carriera questa retribuzione, porta a una perdita nel montante contributivo per ogni mese in meno di contributi, pari a 660 euro.

Questo perché ogni mese il lavoratore dipendente versa il 33% della sua retribuzione alla previdenza sociale. Un anno di contributi per chi ha guadagnato 24.000 euro all’anno di retribuzione lorda utile ai fini pensionistici, vale 7.920.

E per tre anni per chi esce a 64 anni sono esattamente 23.760 euro di contributi in meno nel montante contributivo. un taglio sicuro di quasi 2.000 euro all’anno di pensione se si considera anche il peggior coefficiente applicato che a 64 anni è pari a 5,088% e a 67 anni è pari a 5,608%.