La pensione di vecchiaia si raggiunge al compimento dei 67 anni ma solo per chi ha maturato i 20 anni di contributi minimi.
E cosa accade a chi ai 20 anni di contributi non c’è arrivato? Si perdono le speranze per una possibile pensione? Non sempre è così perchè esistono delle deroghe inserite dalla Legge Amato del 1992 che permettono il pensionamento anche con soli 15 anni di contributi.
Cerchiamo di capire chi può sfruttarle e cosa prevedono.
In pensione con la deroga
La prima deroga Amato permette il pensionamento a 67 anni con 15 anni di contributi per chi ha versato tutti i propri anni di contributi prima della fine del 1992.
La seconda deroga Amato, fermo il requisito anagrafico e quello contributivo, permette il pensionamento a chi ha ottenuto l’autorizzazione al versamento dei contributi prima della fine del 1992.
La terza deroga Amato, infine, permette il pensionamento a chi ha avuto una carriera discontinua e può vantare, oltre ad un’anzianità contributiva di 25 anni, almeno per 10 anni di non aver versato le 52 settimane di contributi necessarie alla copertura dell’annualità.
E per chi non rientra nelle 3 deroghe Amato non vi è possibilità di pensionamento? Potrebbe esserci al compimento dei 71 anni grazie alla pensione di vecchiaia contributiva che richiede soltanto 5 anni di contributi ma anche che gli stessi siano stati versati tutti dopo il 31 dicembre 1995.