Molto spesso ad avere necessità di andare in pensione anticipata sono soprattutto le donne, oberate dalla cura della famiglia. O magari che si devono prendere cura di genitori o suoceri anziani. Ma non sempre le donne hanno a disposizione tutti gli anni di contributi necessari per l’anticipo perché, ricordiamo che spesso rinunciano a parte della loro carriera per dedicarsi alla crescita e all’educazione dei figli.
E proprio questi buchi contributivi, nella maggior parte dei casi, impediscono alla donna di andare in pensione prima dei 67 anni.
Pensione donne con 20 anni di contributi
Ma la pensione delle donne con 20 anni di contributi può arrivare anche prima dei 67 anni. C’è una possibilità aperta alle sole lavoratrici invalide del settore privato con invalidità pensionabile di almeno l’80%. Con soli 20 anni di contributi possono accedere al pensionamento a 56 anni e gli
Ma è richiesta una finestra di attesa di 12 mesi che fa slittare di 1 anno la pensione.
Altra alternativa
Questa, invece, è una possibilità aperta a tutti coloro che ci hanno pensato per tempo. Si tratta della RITA che permette l’accesso 5 o 10 anni prima della pensione di vecchiaia grazie a una rendita ricavata dalla pensione complementare.
Ma serve, appunto essere titolari di una pensione integrativa che la supporti. Per chi è in servizio servono 20 anni di contributi, 62 anni di età e 5 anni di contributi versati nel fondo integrativo.
Per chi è disoccupato da almeno 24 mesi servono sempre almeno 20 anni di contributi, 57 anni di età e 5 anni versati nel fondo integrativo.
Pensione a 64 anni
Sempre con soli 20 anni di contributi le donne che hanno contributi versati nel solo sistema contributivo possono scegliere di andare in pensione anche a 64 anni grazie alla pensione anticipata contributiva.
Ma in questo caso è necessario che la pensione liquidata sia pari ad almeno 2,8 volte all’assegno sociale INPS. Si tratta di una pensione mensile che supera i 1.400 euro che non è facilissimo ottenere con soli 20 anni di contributi.