Uscire dal lavoro a 62 anni nel 2025 con la quota 103 sarà ancora possibile. Lo ha previsto la legge di Bilancio che ha esteso la misura anche all’anno nuovo nonostante inizialmente doveva chiudere i battenti il 31 dicembre 2024.
Sono due sostanzialmente i problemi della quota 103 che rischiano di rendere la misura poco fruibile. Parliamo dell’elevato numero di anni di contributi da versare e del calcolo penalizzante della prestazione. Un problema che non si pone per chi ha iniziato a versare dopo il 1995, perché in quel caso il calcolo contributivo che penalizza quota 103 non può essere evitato nemmeno cambiando misura. Ma per chi ha iniziato a versare dopo il 1995 andare in pensione a 62 anni circa, con la stessa età di quota 103 può diventare realtà anche con solo 20 anni di versamenti.
Pensione anticipata a 62 anni come per quota 103, ma bastano 20 anni, ecco la formula
Chi è che può andare in pensione nel 2025 con 62 anni di età? Sicuramente possono farlo quanti rientrano nella quota 103. Infatti nel 2025 per andare in pensione con la quota 103 serviranno 62 anni di età e 41 anni di contributi versati a prescindere dal lavoro svolto o dal genere. La misura però come evidente, ha un grosso limite nei 41 anni di contributi da versare che non tutti riescono facilmente a raggiungere.
Oltretutto nel settore privato la decorrenza del trattamento slitta di sette mesi perché tale è la finestra di attesa prevista. Nel settore pubblico invece la finestra è di 9 mesi. In parole povere significa che anche se c’è la possibilità di uscita a 62 anni, il primo rateo di pensione si prende a 62 anni e 7 mesi nel settore privato e a 62 anni e 9 mesi nel settore pubblico.
Pensione a 62 anni, possono bastare pure 20 anni di versamenti
E chi non raggiunge questa carriera contributiva lunghissima da completare che possibilità ha di uscire a 62 anni? Non possiamo non collegare la quota 103 ad una possibilità che le lavoratrici madri hanno e che si chiama pensione anticipata contributiva. Per età più o meno siamo in linea con la quota 103 come vedremo adesso. E pure come regole di calcolo della prestazione.
Anche in questo caso si tratta di una misura calcolata interamente con il sistema contributivo proprio come la quota 103. Quindi da questo punto di vista non cambia nulla. Ciò che cambia è però che la pensione anticipata contributiva si può centrare con solo 20 anni di contributi versati. per la pensione anticipata contributiva il limite anagrafico però è pari a 64 anni di età.
Limite che per le lavoratrici madri è più basso. Infatti chi ha avuto quattro o più figli nel 2025 si potrà andare in pensione con la pensione anticipata contributiva al raggiungimento di 62 anni e 8 mesi di età. Perché esiste uno sconto per i figli avuti di quattro mesi per ognuno fino a massimo 16 mesi per chi ne ha avuti almeno quattro.
Per le pensioni anticipate contributive la finestra di attesa è di tre mesi e pertanto il primo rateo di pensione per una lavoratrice arriverebbe a 62 anni e 11 mesi di età. Naturalmente con meno figli avuti l’età sale perché bisogna arrivare a 63 anni di età per chi ha avuto tre figli, a 60 anni e 4 mesi di età perché ha avuto due figli o a 60 anni e 8 mesi di età per chi ha avuto un solo figlio.