Per andare in pensione come caregiver le lavoratrici hanno dei vantaggi rispetto ai lavoratori perché per loro c’è una misura in più rispetto all’Ape sociale che invece spetta a tutta la generalità dei lavoratori. Infatti anche opzione donna nel 2023 e nel 2024 è una misura destinata anche ai cagivers. Chi assiste un parente disabile grave da almeno sei mesi e quindi convive con lo stesso disabile da questo arco temporale, può avere accesso ad una delle due misure.
Pensione anticipata da 59 a 63,5 anni nel 2024 per chi ha invalidi in casa
La pensione anticipata per le lavoratrici che assistono un parente disabile in casa da almeno sei mesi può essere percepita se entro il 31 dicembre del 2023 sono stati raggiunti 61 anni di età e 35 anni di contributi versati. Nel caso in cui l’interessata ha avuto due o più figli durante la sua vita, la pensione si può prendere già completando 59 anni di età entro la fine del 2023. Con un solo figlio invece l’età è pari a 60 anni. La pensione ricordiamo, con l’opzione donna è calcolata interamente con il sistema contributivo e quindi altamente penalizzante. Inoltre per il primo rateo c’è da attendere una finestra di 12 mesi.
Ape sociale nel 2024 per i caregivers
Con l’Ape sociale invece la pensione è calcolata interamente con il sistema misto e quindi in base alla carriera contributiva e retributiva del lavoratore. Però la misura prevede una età di uscita maggiore, pari com’è a 63 anni e 5 mesi di età nel 2024. I contributi da raggiungere però non sono 35 anni ma 30 anni. La misura però non prevede la tredicesima mensilità, non ha le maggiorazioni sociali, gli assegni per il nucleo familiare e non prevede adeguamento degli importi con la perequazione. Inoltre si tratta di una misura che può arrivare massimo a 1.500 euro al mese e soprattutto non è reversibile in caso di decesso anticipato del beneficiario.