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Pensione anticipata: in giovane età è più tassata?

Cosa cambia nell’andare in pensione a 57 anni invece che a 67? Scopriamo quanto influisce il coefficiente di trasformazione.

La preoccupazione di molti lavoratori è quella di vedere penalizzata la pensione spettante. Cerchiamo di capire quali sono gli elementi che potrebbero far scendere l’importo della pensione rispondendo ad una nostra lettrice che ci chiede:

Vorrei sapere gentilmente se andando in pensione con 41 anni e 10 mesi di contributi e avendo 57 di età (quindi abbastanza giovane) la pensione è molto tassata e quindi molto più bassa

Pensione in giovane età 

La tassazione sulla pensione non varia al variare dell’età. Sulla pensione, così come accade sullo stipendio, si paga l’IRPEF (e di conseguenza le addizionali comunali e regionali) e questa è una tassa progressiva che cresce al crescere del reddito.

Di fatto, quindi, la tassazione applicata su un reddito da pensione non cambia in base all’età.

Cambia, però, il calcolo della pensione soprattutto per la quota contributiva dell’assegno. Per trasformare in assegno di pensione il montante contributivo, infatti, si applica un coefficiente di trasformazione che è tanto più vantaggioso tanto è più alta l’età.

A titolo esemplificativo a 57 anni si applica il coefficiente pari a 4,186% mentre a 67 anni è pari a 5,575%. Cosa cambia? Supponiamo un montante contributivo di 300mila euro: con il coefficiente di trasformazione dei 57 anni restituisce una pensione lorda annua pari a 12558 euro (circa 966 euro lordi al mese per 13 mesi); con quello dei 67 anni la pensione lorda annua, sempre sullo stesso montante contributivo, è di 16725 euro (pari a 1286 euro lordi al mese per 13 mesi).

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