La preoccupazione di molti è che con la riforma pensioni allo studio, che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio, si possano andare ad intaccare le possibilità di uscita oggi permesse dalla Legge Fornero. Fermo restando che la pensione di vecchiaia non possa essere toccata, rimanendo, alla fine, l’unica possibilità di pensionamento per chi versa il numero di anni di contributi minimi, cosa accadrà alla pensione anticipata ordinaria?
Riforma pensioni e pensione anticipata
In questo articolo rispondo ad un lettore di Pensioniefisco.it che ci chiede:
Sono una dipendente pubblica ed il 1 febbraio 2022 maturerò i 41 anni e 10 mesi di contributi previsti per le donne dalla Legge Fornero per andare via con la pensione anticipata senza penalizzazioni. Ma nel 2022 sarà ancora valida questa misura? Ho letto che questi parametri per andare in pensione dovrebbero essere confermati fino all’anno 2026. Chiedo questo perché a febbraio 2021 maturerò 62 anni di età e 40 anni di contributi e potrei andare via con quota 100.
Vorrei andare via con la legge Fornero come ho accennato ma temo di rimanere incastrata perché ho letto che vogliono portare fino a 64 anni di età e forse anche 65 o 67 per andare a finire chissà dove!. Che mi consigliate? Grazie
La riforma previdenziale cui governo e sindacati stanno lavorando, da quel che trapela, non prevede assulutamente il superamento della legge Fornero. La riforma, infatti, prevede, al momento, solo di prevedere una misura flessibile che vada a prendere il posto della quota 100 in scadenza per evitare il famoso scalone che si verrebbe a creare tra chi si pensiona nel 2021 e chi, invece, sarà costretto a farlo dal 2022 in poi.
Ma i cambiamenti riguarderanno soltanto chi, non raggiungendo i requisiti contributivi richiesti dalla pensione anticipata ordinaria, doveva optare per il pensionamento anticipato con la quota 100.
E’ pur vero che si è parlato di pensionamenti a 64 anni, ma ci si riferiva sempre alla misura che sarà varata per sostituire la quota 100, un sorta di quota 102 a 64 anni di età con 38 anni di contributi e con penalizzazioni per l’accesso.
Nulla, però, dovrebbe cambiare per chi intende utilizzare, per il pensionamento, le misure previste dalla legge Fornero (che ricordiamo essere strutturali). Tra le altre cose il decretone 4/2019 ha anche bloccato l’aumento dell’età pensionabile per accedere alla pensione anticipata fino al 31 dicembre 2026, segno che almeno fino a tale data, presumibilmente, non sono previsti cambiamenti per questa misura.
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