La pensione a quote ancora non si sa se giocherà la mobilità sugli anni o sui contributi. Le ipotesi sono diverse e ancora non si è certi di quale sarà la scelta sulla quale ricadrà il governo, anche se a nostro avviso un mix delle due sarebbe ottimo.
In pensione con le quote
Da una parte si pensa ad una pensione con quota 102, 103 e 104 con contributi fissi a 38 anni e con età che varia dai 64 ai 66 anni. In questo modo ci si potrebbe pensionare
- nel 2022 con 64 anni e 38 anni di contributi
- nel 2023 con 65 anni e 38 anni di contributi
- nel 2024 con 66 anni e con 38 anni di contributi
Ma la quota mobile potrebbe essere applicata anche sui contributi, lasciando l’età di accesso alla pensione fissa a 64 anni facendo salire i contributi anno dopo anno. In questo caso ci si potrebbe pensionare:
- nel 2022 con 64 anni e con 38 anni di contributi (accesso per i nati entro il 31 dicembre 1958)
- nel 2023 con 64 anni e con 39 anni di contributi (accesso per i nati entro il 31 dicembre 1959)
- nel 2024 con 64 anni e con 40 anni di contributi (accesso per i nati entro il 31 dicembre 1960).
In ogni caso, prendendo in esame entrambe le ipotesi, il sistema delle quote non piace nè ai sindacati nè a diverse forze politiche perchè sarebbe limitato solo a poche migliaia di beneficiari. Si parla infatti, di coloro che non hanno potuto raggiungere la quota 100 per un soffio che negli anni successivi, per un motivo o per l’altro, sarebbero esclusi anche dal nuovo sistema di quote.