La quota 100 scade il 31 dicembre 2021 e c’è grade preoccupazione per chi deve pensionarsi il prossimo anno. Quali saranno i canali di uscita per il 2022? Cosa cambierà a partire dal 1 gennaio 2022?
Uno degli obiettivi primari della riforma previdenziale che deve attuare il governo Draghi è quello di garantire maggiore flessibilità in uscita ai lavoratori, ma in attesa di sapere quali saranno le nuova in misure che potrebbe entrare in vigore a partire dal 1 gennaio del prossimo anno, vediamo quali sono le misure attualmente in vigore e i relativi requisiti che permetteranno l’uscita anticipata, anche nel 2022.
Pensione anticipata
Si tratta di una misura strutturale contenuta nella riforma Fornero e che dal 2012 ha preso il posto di quella che era conosciuta come pensione di anzianità. Permette di pensionarsi prima rispetto alla pensione di vecchiaia e richiede non n requisito vincolato all’età ma ai contributi versati.
La misura prevede il raggiungimento di
- 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini
- 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne
Per andare effettivamente in pensione, poi, è necessario attendere anche una finestra di 3 mesi.
Esiste una misura che permette il pensionamento anticipato anche con meno anni di contributi ma è riservato soltanto a coloro che non hanno contributi versati al 31 dicembre 1995. Si tratta della pensione anticipata contributiva che richiede:
- 64 anni di età
- 20 anni di contributi versati a partire dal 1996 (e nessun contributo versato prima)
- E che l’assegno liquidato sia pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale INPS.