Lo schema della Legge di Bilancio 2021 mette nero su bianco la proroga dell’Ape sociale nel 2021. Riconfermati anche i requisiti di accesso alla misura. Ma con una novità.
Ape sociale 2021
L’ape sociale permette il pensionamento con 63 anni e con 30 anni di contributi per: invalidi civili almeno al 74%, caregivers e disoccupati.
Ai lavoratori dipendenti addetti alle mansioni gravose, invece, sono richiesti almeno 36 anni di contributi.
Per i disoccupati, fino al 2020, era richiesto che avessero terminato di beneficiare da almeno 3 mesi dell’indennità di disoccupazione spettante.
Per il 2021, invece, è prevista una modifca coinvolgendo nella platea dei beneficiari anche coloro che non hanno potuto beneficiare dell’indennità per la mancanza del requisito contributivo.
Fermo restando, quindi, che i dimissionari non potranno accedere alla misura, la novità introdotta è degna di nota perchè permetterebbe il pensionamento anche a coloro che sono privi delle 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni e dei 30 giorni lavorati nei 12 mesi precedenti necessari per l’accesso alla Naspi.
Rimane anche l’Ape Rosa
I lavoratori che rientrano nei profili sopra indicati potranno accedere al pensionamento con l’Ape sociale se raggiungono i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2021.
Resta invariato anche il meccanismo di sconto attuato per le lavoratrici madri che possono beneficiare di uno sconto contributivo di un anno per ogni figlio avuto (fino a un massimo di 2 anni totali). In questo modo potrebbero accedere con 28 anni di contributi, se con 2 figli, le disoccupate, caregiver e invalide, mentre saranno richiesti 34 anni per le gravose.