Non è una misura conosciuta e soprattutto non fa parte delle pensioni erogate dall’AGO. Si tratta della pensione casalinghe.
Si tratta di una prestazione previdenziale per la quale bisogna versare contributi volontari nel Fondo casalinghe, istituito dall’INPS nel 1997.
Pensione casalinghe
Per avere diritto alla pensione casalinghe erogata dal fondo è necessario iscriversi al Fondo casalinghe. L’iscrizione può essere effettuata sia da uomini che da donne con età compresa tra 16 e 65 anni che:
- svolgono lavoro in famiglia non retribuito
- non sono titolari di pensione diretta;
- non prestano attività lavorativa dipendente o autonoma
- prestano attività lavorativa part-time
L’iscrizione al Fondo casalinghe non comporta alcun obbligo e anche se si decide di iscriversi e poi di non versare contributi, non succede assolutamente nulla.
Quanto costano i contributi da versare?
L’importo da versare è libero anche se per raggiungere un mese di contributi è necessario versare almeno 25,82 euro. L’importo complessivo versato annualmente sarà diviso dall’INPS a copertura di tanti mesi quanti ne derivano dividendo l’importo totale annuo versato per 25,82. Con circa 330 euro annui, quindi, si ha la copertura contributiva di 12 mesi.
Se, poi, si versano più di 330 euro all’anno si avrà un montante contributivo più ricco.
Non vi è obbligo di versamenti mensili e il versamento può essere effettuato in qualsiasi mese dell’anno. Se per qualche anno non si fanno versamenti non è un problema, ma per quegli anni non vi saranno contributi versati.
Fondo casalinghe, quali pensioni?
Con il fondo casalinghe spettano essenzialmente 2 pensioni: la pensione di inabilità e la pensione di vecchiaia.
- La pensione di inabilità spetta con almeno 5 anni di contributi versati a condizione che sia intervenuta l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa
- La pensione di vecchiaia, a partire dal 57° anno di età, a condizione che siano stati versati almeno 5 anni (60 mesi) di contributi.
La pensione di vecchiaia, però, viene liquidata a 57 anni soltanto a patto che l’importo maturato e spettante mensilmente sia pari o superiore a 1,2 volte l’assegno sociale INPS.
In cso al compimento dei 57 anni non si raggiunga tale importo per l’assegno pensionistico, la pensione sarà liquidata al raggiungimento dei 65 anni indipendentemente dall’importo mensile spettante.
Si ricorda, infine, che l’importo dell’assegno pensionistico viene calcolato secondo il metodo contributivo: di conseguenza maggiori cifre mensili si versano a titolo di contributi e maggiore sarà la pensione spettante.