Non è un beneficio molto conosciuto e molto pubblicizzato ma è contenuto nelle Legge Dini del 1995. Si tratta di uno sconto sulla pensione per le mamme lavoratrici di 4 mesi per ogni figlio e fino ad un massimo di 12 mesi.
Ma a chi spetta e come è possibile beneficiarne?
Pensione con bonus di 1 anno
Lo prevede la pensione contributiva: un massimo di 1 anno di sconto per le donne con figli sull’età pensionabile. Possono beneficiarne, quindi, tutte le lavoratrici che per il calcolo della propria pensione ricadono nel sistema contributivo e, quindi:
- le lavoratrici con figli che hanno iniziato a versare i propri contributi a partire dal 1 gennaio 1996
- le lavoratrici che hanno una posizione previdenziale aperta nella Gestione Separata e decidono per il computo in essa
- anche le lavoratrici che esercitano l’opzione contributiva pur avendo contributi precedenti al 1996.
Attenzione però: il bonus non permette di aumentare i propri contributi ma, a scelta della lavoratrice può essere utilizzato o per ridurre l’età pensionabile per accedere alla pensione di vecchiaia o scegliere una maggiorazione del trattamento previdenziale spettante. Vediamo come funziona.
Supponiamo che una donna abbia avuto 3 figli e le spetti il massimo di bonus da 12 mesi: questo non le permette di poter accedere alla pensiona anticipata con 40 anni e 10 mesi di contributi, ma le permette soltanto di accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni invece che a 67.
Il bonus, quindi, non agisce sui contributi versati ma solo ed esclusivamente sull’età pensionabile per 4 mesi ogni figlio avuto e fino ad un massimo di 12 mesi.
In alternativa allo sconto sull’età pensionabile la lavoratrice può decidere di avere una pensione più alta chiedendo la maggiorazione del coefficiente di trasformazione (ovvero il parametro di calcolo della pensione che fa riferimento all’età di accesso alla pensione). Tale parametro è aumentato di 1 anni per lavoratrici madri con 1 o 2 figli e di 2 anni per lavoratrici con 3 o più figli.