C’è un requisito imprescindibile da completare per poter andare in pensione. La pensione non è altro che il risultato del lavoro svolto da un contribuente e dai contributi che ha versato. Si chiama previdenza sociale proprio per questo motivo. Senza contributi non c’è pensione. Ad ogni misura corrisponde il giusto numero di anni di versamenti. Ci sono misure che non prevedono limiti anagrafici. Ma non esistono misure che non prevedono un determinato numero di anni di contribuzione. E chi ne ha pochi, rischia di rimanere senza pensione. Anche se a dire il vero esiste anche una pensione con 5 e 15 anni di contributi.
Pensione con 5 e 15 anni di contributi? La guida, le possibilità e chi è escluso
Sbagliato credere che sia possibile andare in pensione per raggiunto limite di età, cioè una volta arrivati a 67 anni. Servono anche almeno 20 anni di contributi come prevede la pensione di vecchiaia ordinaria. Uno dei problemi che incontrano i contribuenti quando devono andare in pensione quindi è senza dubbio la contribuzione previdenziale minima da versare per una qualsiasi misura pensionistica. Non ci sono vie alternative a questo perché come abbiamo detto prima se ci sono alcune misure previdenziali che non prevedono limiti anagrafici come la pensione anticipata ordinaria o la quota 41 per i precoci, così non è per i contributi previdenziali.
Nulla da fare per chi non ha contributi
Non esiste una misura di pensionamento che non prevede un determinato numero di anni di contributi da versare. L’assegno sociale che qualcuno potrebbe ritenere una misura di pensionamento senza contributi non è una misura previdenziale in quanto tale. Infatti parliamo di misura assistenziale. Una misura che è vero che non prevede alcun requisito contributivo, ma che prevede il rispetto di severe condizioni reddituali.
Per chi arriva ai 67 anni senza aver mai lavorato o versato contributi, il diritto alla pensione non c’è.
Solo in alcuni casi ne possono bastare solo 5 o 15 anni di versamenti.
Come si può andare in pensione con 5 o 15 anni di versamenti
Ripetiamo, l’assegno sociale, da molti considerato come una normale pensione, non spetta a tutti ma solo a chi versa in uno stato di bisogno economico e reddituale. Si parte sempre dai 67 anni. Alla pari della pensione di vecchiaia per la quale però servono almeno 20 anni di contributi. Solo per i pochi che rientrano nelle deroghe Amato bastano 15 anni di contributi. ma ormai sono deroghe difficilmente utilizzabili. Perché riguardano
soggetti con almeno 15 anni di contributi versati al 31 dicembre 1992, oppure soggetti che alla stessa data hanno ricevuto l’autorizzazione dall’INPS alla prosecuzione volontaria. Infine possono accedere alla pensione quelli che hanno l’iscrizione all’INPS e il primo contributo almeno 25 anni prima e che per almeno 10 anni hanno versamenti inferiori alle 52 settimane.
Se 15 anni di versamenti sono ciò che la legge ammette per i beneficiari delle deroghe Amato, con 5 anni di versamenti si può andare in pensione al compimento dei 71 anni. Questa pensione riguarda chi è privo di contributi versati prima del 1996.