Andare in pensione con 20 anni di contributi raggiungendo l’età pensionabile. Oppure vantare carriere lunghe ben oltre 40 anni di versamenti e andare in pensione senza limiti anagrafici. I capisaldi del sistema sono questi, ma oggi analizziamo un caso assai particolare. Ovvero quello che permette di andare in pensione con solo 5 anni di contributi. Ma si può andare in pensione per davvero con 5 anni di versamenti, cioè con 60 mesi di contributi o con solo 260 contributi settimanali? La verità è che ci sono casi in cui per davvero basta una carriera di questo genere per andare in pensione. Può sembrare strano ma è la pura verità.
Pensione con appena 60 mesi di contributi, ecco quando è possibile
Chi sono i cosiddetti nuovi iscritti? Si tratta di lavoratori che hanno cominciato a versare contributi solo dopo il 31 dicembre 1995. Quella data è nota perché segna l’ingresso del sistema contributivo per le pensioni. E chi ha iniziato a versare dopo l’ingresso della riforma contributiva di Lamberto Dini, viene chiamato comunemente “contributivo puro”.
Sono questi i soggetti a cui è destinata la pensione a 71 anni di età con solo 5 anni di versamenti contributivi.
A cosa serve una pensione del genere vista una così elevata età di uscita? La domanda è giusta, perché a molti può sembrare una misura inutile e poco utile. Ma va detto che chi non vanta lo status di nuovo iscritto perché ha anche un solo contributo prima del 1996, non ha questo diritto.
Ed anche se per tutti a 67 anni c’è la possibilità di sfruttare l’Assegno Sociale che non prevede contributi, va detto che i limiti di reddito dell’Assegno Sociale non sempre concedono la possibilità a questi soggetti di godere della prestazione.
In pratica, mentre per i contributivi puri a 71 anni c’è la facoltà di andare in pensione anche solo con 60 mesi di contributi, anche se l’Assegno Sociale per redditi non viene concesso, a chi rientra nel misto a volte non spetta nulla. E non è poca cosa questa.
Ecco come lasciare il lavoro con pochi versamenti contributivi
Anche in un’altra circostanza si può lasciare il lavoro con 60 mesi di contributi e andare finalmente in pensione. E senza dover attendere per forza i 71 anni di età.
Chi è alle prese con una netta riduzione della capacità lavorativa ha diritto a delle agevolazioni e dei vantaggi anche dal punto di vista pensionistico. Il soggetto che ha ricevuto un grado di invalidità pari almeno al 67% può andare in pensione con i 60 mesi di contributi o i 5 anni prima citati. Ma a condizione che almeno 3 anni pieni di contributi siano stati versati negli ultimi 5 anni di carriera.
Quindi, quando si parla di pensione con appena 60 mesi di contributi, non si tratta della classica fake news o di una fantomatica ma inutilizzabile misura di pensionamento.