Nuova Ape sociale 2025, cosa cambia per la pensione a 63 anni dei disoccupati? Nuova Ape sociale 2025, cosa cambia per la pensione a 63 anni dei disoccupati?

Pensione già a 63 anni anche nel 2023: come, requisiti e domanda

Pensioni a 63 anni, come si sfrutta l’Ape sociale.

Anche nel 2023 si può andare in pensione già a partire dai 63 anni di età. La misura è l’Anticipo pensionistico sociale. L’Ape sociale è una misura di anticipo pensionistico che consente a determinate categorie di lavoratori di andare in pensione prima del raggiungimento dei requisiti ordinari. Ma quali sarebbero questi requisiti e come funziona la misura?

Cos’è l’Ape sociale per la pensione a partire dai 63 anni di età

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L’Ape sociale è una misura introdotta dalla legge di bilancio 2017 e prorogata dalla legge di bilancio 2023. Proroga fino al 31 dicembre 2023. Si tratta di un’indennità a carico dello Stato, erogata dall’INPS, che consente a specifiche categorie di lavoratori di anticipare l’uscita dal lavoro prima del raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata. L’Ape sociale è corrisposta fino al momento in cui il lavoratore matura i requisiti per la pensione ordinaria o per una delle forme di pensionamento anticipato previste dalla legge. L’Ape sociale non è un prestito e non va restituita. Inoltre, non è reversibile ai superstiti in caso di decesso del titolare. Non prevede le maggiorazioni, le integrazioni, gli assegni familiari e la tredicesima. Non si indicizza al tasso di inflazione per tutta la sua durata.

Quali sono i requisiti per l’Ape sociale


Per accedere all’Ape sociale nel 2023 bisogna avere almeno 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi versati all’assicurazione generale obbligatoria o alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla gestione separata. Ma 30 anni servono solo per:

  • invalidi civili al 74% o più;
  • disoccupati che hanno esaurito la NASPI o altre prestazioni per la disoccupazione;
  • caregivers che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave o un parente o affine di secondo grado convivente se i genitori o il coniuge della persona con handicap grave sono deceduti, mancanti o affetti da patologie invalidanti.

Servono sempre almeno 63 anni di età ma 32 o 36 anni di contributi per un’altra categoria a cui la misura è destinata. Parliamo dei lavoratori alle prese con le mansioni gravose. Le mansioni gravose sono quelle indicate nell’allegato 3 della legge di bilancio 2022. Servono 32 anni solo per edili e ceramisti, agli altri servono 36 anni.