Per chi ha versato pochi anni di contributi diventa assai difficile avere diritto alla pensione al compimento dei 67 anni. Rispondiamo ad un lettore che ci scrive:
Signori buongiorno, sono P. ed ho 57 anni, avrei cortesemente un quesito da esporre mi trovo dopo anni, in giro per il mondo per lavoro (sono compositore e discografico) quindi mi ritrovo solo qualche anno di contributi, da ragazzo, pagati poichè dopo sempre all’estero.
Vivo ora seguendo l’anziana mamma e percepisco solo 2 volte l’anno qualche soldo dalla SIAE come autore, che ovviamente non bastano.
Chiedo gentilmente che posso fare per chiedere un assegno di anzianità o altro,
oltre a ciò, potrei chiedere a suo tempo, la reversibilità come chiede mia madre
della sua pensione? Grazie infinite per il Vostro tempo
Pensione con pochi anni di contributi
Avere pochi anni di contributi versati molto spesso significa non avere diritto a nulla al compimento dei 67 anni. La pensione di vecchiaia, infatti, spetta solo in presenza di almeno 20 anni di contributi.
Se si possiedono almeno 5 anni di contributi, a patto che siano stati versati a partire dal 1996 si potrebbe avere diritto alla pensione di vecchiaia a 71 anni.
Ma nella maggior parte dei casi, in presenza di pochi contributi quello a cui si può aspirare è l’assegno sociale che spetta, però, in misura intera solo a chi ha redditi pari a zero ed in misura parziale chi ha redditi molto, molto bassi.
Di fatto, quindi, se ha redditi dalla SIAE potrebbe non avere diritto neanche all’assegno sociale. E anche la pensione di reversibilità della mamma non le spetta: la pensione di reversibilità spetta ai figli maggiorenni solo se sono totalmente inabili al lavoro.
Per dubbi e domande è possibile scrivere a: info@pensioniefisco.it
I nostri esperti provvederanno a dare una risposta al tuo quesito in base all’originalità.