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Pensione con tasse estere più basse senza uscire dai confini dell’Italia, ecco come

E’ possibile detassare la pensione senza fisicamente trasferirsi all’estero, ecco come fare rimanendo in Italia, o quasi.

Il pensionato che non vuole pagare le tasse sulla pensione, o che vuole pagarne di meno, ha l’alternativa di trasferirsi all’estero cercando un luogo in cui l’aliquota di tassazione sia inferiore e al tempo stesso sia previsto uno costo della vita più vantaggioso.

Ma cosa fare se si vuole una tassazione estera della pensione, ma non si vuole lasciare l’Italia?

Pensione esentasse all’estero

La media dei pensionati che lasciano l’Italia è di 4300 l’anno: 10 pensionati al giorno, circa, decidono di lasciare l’Italia per trasferirsi all’estero e pagare meno tasse sulla pensione. Fuori confine l’Inps paga circa 311mila pensioni in 160 Paesi diversi. In alcuni di questi non è proprio previsto un regime fiscale per i pensionati esteri che, quindi, si trovano ad avere a disposizione tutta la pensione lorda che l’Inps eroga.

Anche se nella maggior parte dei casi i trasferimenti riguardano ricongiungimenti familiari, ci sono anche i casi dei pensionati che si trasferiscono proprio per aumentare l’importo mensile della pensione.

Tra le mete preferite dal pensionati italiani c’è la Spagna, dove si paga un’aliquota minima del 9,5% che sale al crescere del reddito fino al 22% (in Italia l’aliquota minima è del 23%). Ma ci sono moltissimi pensionati che optano anche per Paesi come Slovacchia, Albania, Grecia, tutte mete in cui il Fisco picchia sicuramente meno che in Italia.

Pagare meno tasse sulla pensione senza uscire dall’Italia

Per chi non vuole lasciare i confini italiani e godere lo stesso di una tassazione agevolata la scelta vincente è San Marino, il terzo stato più piccolo al mondo. A due passi da Rimini e Riccione, trasferirsi a San Marino significa vivere all’estero senza lasciare, in pratica, l’Italia.

La tassazione agevolata sulle pensioni estere di pensionati che provengono da Paesi dell’Unione Europea è al 6%. Il trasferimento, per i pensionati italiani si tramuterebbe in un risparmio del 17% sull’aliquota minima (del 29% sull’aliquota del secondo scaglio e del 37% sull’aliquota del terzo) e non è sicuramente poco!

Il problema principale, però, è che non tutti i pensionati sono ben accetti a San Marino che ha imposto limiti molto stringenti per riconoscere lo status di residente atipico a cui applicare la conveniente aliquota.

Per potersi considerare residente fiscalmente a San Marino è necessario soddisfare uno dei seguenti requisiti:

  • avere una pensione lorda di almeno 120.00 euro l’anno;
  • avere un patrimonio di almeno 500mila euro.

Insomma, requisiti che non certo tutti i pensionati italiani possono soddisfare. Infatti il regime fiscale agevolato di San Marino è rivolto solo ai pensionati più ricchi.

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