Molte le polemiche che stanno circolando nelle ultime settimane sulla pensione di invalidità civile ed il suo importo mensili di 286 euro. Dopo il giudizio espresso dalla Corte di Appello di Torino, che ritiene che l’importo erogato ai cittadini invalidi sia oggettivamente insufficiente alla sussistenza, ora si attende il giudizio della Corte Costituzionale.
Pensione di invalidità troppo bassa?
Proprio oggi, 23 giugno, è attesa la pronuncia della Corte Costituzionale dopo che i giudici della Corte di Appello di Torino hanno affermato che l’assegno spettante agli invalidi al 100%, di 286 è troppo basso per poter soddisfare le esigenze di vita.
La pensione di invalidità civile, inoltre, è stata definita anche incostituzionale poichè l’importo è minore di quello erogato a titolo di assegno sociale (di 459 euro).
QUello che ci si chiede, quindi, è se le esigenze di un cittadino invalido con età compresa tra 18 e 67 anni siano minori rispetto a quelle di un cittadino di età pari o superiore ai 67 anni che percepisce assegno sociale.
Da ricordare, tra l’altro, che la pensione di invalidità civile al compimento dei 67 anni del titolare si trasforma, appunto, in assegno sociale subendo, quindi, un aumento da 286 euro mensili a 459 euro.
Secondo i giudici della Corte di Appello di Torino, incostituzionale è che ci siano differenze tra pensione di invalidità ed assegno sociale.
A tal proposito si è espresso anche Giuseppe Conte. Il premier ci ha tenuto a sottolineare che con la riforma del sistema previdenziale, se la pensione di invalidità è troppo bassa, si provvederà ad aumentarne l’importo.