Senza invalidità al 100% e senza legge 104, ma con 10 anni di pensione in più, ecco l’alternativa dell’INPS Senza invalidità al 100% e senza legge 104, ma con 10 anni di pensione in più, ecco l’alternativa dell’INPS

Pensione di invalidità, che percentuale serve per averla?

Per la pensione di invalidità servono precise percentuali e i requisiti cambiano in base al fatto che l’invalidità sia parziale o totale.

C’è chi rischia di perdere l’invalidità civile per non aver rispettato la percentuale minima di accesso. Perché la pensione di invalidità richiede sia per il riconoscimento che per il mantenimento del beneficio, che sia soddisfatto un requisito specifico che riguarda proprio la percentuale di invalidità civile riconosciuta.

Lo sanno bene gli invalidi: c’è una netta differenza tra un’invalidità al 70%, al 75% o al 100%. Sia a livello di diritto della prestazione che a livello di mantenimento della stessa, perché va ricordato che in base alla percentuale di invalidità varia anche il reddito minimo richiesto per continuare a beneficiare dell’agevolazione.

I requisiti per l’assegno di invalidità

La pensione di invalidità parziale, chiamato anche assegno mensile, spetta con una invalidità civile che va dal 74% al 99%. Con queste percentuali di invalidità lavorativa viene riconosciuto l’assegno mensile di circa 319 euro al mese. Ma per poter mantenere il beneficio è necessario rispettare una serie di requisiti che vanno da quello anagrafico a quello reddituale.

Innanzitutto la pensione di invalidità spetta solo fino al compimento dei 67 anni, dopodiché si trasforma in assegno sociale. Per avere l’assegno di invalidità mensile, inoltre è necessario avere un reddito basso, ovvero che non superi i 5.391,88 euro annui. Si può, quindi, lavorare, ma nel limite di reddito riportato.

Pensione invalidità

Cosa cambia con la pensione di invalidità?

La pensione di invalidità civile, invece, è riconosciuta solo agli invalidi al 100% e può arrivare, con la maggiorazione, a 661 euro al mese per 13 mensilità.

Il limite di reddito annuo da non superare è fissato in 17.920 euro l’anno. Comprensibile come questa misura permetta di svolgere lavori anche più remunerati rispetto a quella riservata agli invalidi parziali.

 Ma attenzione, la maggiorazione a 661 euro spetta solo qualora si rispetti un requisiti di reddito, personale e coniugale. Per avere la maggiorazione sui 319 euro di altri 386 euro circa che fa arrivare l’importo mensile a 661 euro, è necessario che il reddito personale non superi i 9.102,34 euro e quello coniugale  non superi i 15.644,85 euro. Non rilevano, invece, eventuali redditi di altri familiari conviventi.