La pensione di invalidità civile è garantita fino al compimento dei 67 anni. Dopo questo traguardo l’invalido accede alla pensione di vecchiaia se ha versato almeno 20 anni di contributi, oppure vede trasformare la propria pensione di invalidità civile in assegno sociale.
La trasformazione avviene in automatico a patto che l’invalido rispetti questi requisiti:
- almeno 67 anni di età compiuti;
- rientrare nei limiti di reddito previsti annualmente per la concessione dell’assegno sociale;
- avere la cittadinanza italiana, comunitaria, o il permesso di soggiorno di lungo periodo per gli extracomunitari;
- avere la residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni in Italia con iscrizione all’Anagrafe della Popolazione Residente.
Quando si trasforma la pensione di invalidità?
La decorrenza dell’assegno sociale è dal mese successivo a quello in cui sono stati compiuti i 67 anni. Nel 2025, come nel 2024, la trasformazione avviene a 67 anni, visto che il requisito di accesso non è cambiato.
Se i dati reddituali dell’invalido sono presenti nella banca dati dell’Inps la trasformazione avviene in automatico e senza che l’invalido debba fare nulla. Nel caso in cui i dati siano mancanti la trasformazione avviene lo stesso ma senza che all’invalido siano riconosciute le maggiorazioni previste dagli articoli 67 e 52 rispettivamente delle Leggi 448 del 1998 e 488 del 1999.
Come avere le maggiorazioni?
Bisogna fare molta attenzione all’importo che viene riconosciuto perché non tutto quello che spetta all’invalido potrebbe essere compreso nell’importo erogato. Per avere anche le maggiorazioni è necessario fornire all’Inps non solo i dati relativi ai propri redditi, ma anche quelli che riguardano i redditi dell’eventuale coniuge (che pur essendo ininfluenti ai fini dell’assegno sociale possono essere determinanti per il riconoscimento delle maggiorazioni in questione).
L’assegno sociale trasformato da pensione di invalidità, infatti, ha un importo più basso rispetto all’assegno sociale ordinario. Questo perché per la generalità dei cittadini il riconoscimento dell’assegno sociale è subordinato anche ai redditi del coniuge. Nella trasformazione da pensione di invalidità, invece, l’assegno sociale è riconosciuto anche se i redditi del coniuge sono molto alti (proprio come la pensione di invalidità, quindi, l’assegno sociale trasformato non tiene conto dei redditi del coniuge). Ma l’importo è più basso.
Per avere l’importo ordinario dell’assegno sociale, quindi, è necessario rispettare non solo il limite di reddito personale, ma anche quello del coniuge. Se anche i redditi del coniuge sono quelli previsti nei limiti, l’assegno sociale trasformato raggiunge l’importo ordinario di 534,41 euro al mese.
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