Molto spesso i genitori avanti con l’età si chiedono se i figli che convivono con loro avranno diritto alla pensione di reversibilità in caso di loro decesso. Sono interrogativi che sovente si pongono anche i figli, in caso siano disoccupati e vivano a carico dei genitori conviventi.
L’Inps paga la pensione ai figli che restano a casa, alla morte del genitore? La risposta è sia sì che no perché dipende dalla condizione dei figli.
Potrebbe interessarti anche: Ai vedovi oltre alla pensione di reversibilità anche assegno fino a 534 euro
Quando spetta la pensione di reversibilità al figlio?
Se un figlio è minorenne la pensione del genitore che viene a mancare spetta; se convive con l’altro genitore quest’ultimo avrà diritto a una quota maggiore della pensione percepita dal coniuge deceduto. Al coniuge superstite, infatti, spetta il 60% della pensione percepita dal defunto, ma in presenza di un figlio minore a carico o di un figlio maggiorenne avente diritto, la quota aumenta all’80%.
Se il figlio, quindi, resta con l’altro genitore di fatto la pensione di reversibilità è aumentata a quest’ultimo anche della quota spettante al figlio.
Ma in quali casi l’Inps riconosce il diritto della reversibilità ai figli?
Come abbiamo detto la pensione di reversibilità spetta sempre al figlio minorenne, ma spetta anche al figlio maggiorenne che studia (scuola superiore fino al termine del corso di studi e università) fino al compimento dei 26 anni o al termine del corso di studi (ma mai oltre i 26 anni) a patto di essere a carico del deceduto al momento del decesso.
Leggi anche: Pensione di reversibilità + assegno sociale, ecco quando spetta ai vedovi
E il figlio maggiorenne che non studia ha diritto alla reversibilità?
Poniamo il caso di un figlio disoccupato che vive con il padre a suo carico. Alla morte del padre ha diritto alla reversibilità? La risposta è no. La vivenza a carico del genitore, dopo il compimento dei 26 anni non basta più.
Per il figlio adulto l’unico caso in cui la pensione di reversibilità è riconosciuta dall’Inps è quando è totalmente e permanente invalido al lavoro (100% di invalidità) ed era a carico del genitore al momento del decesso. In questo caso l’Inps garantisce al figlio parte della pensione del genitore. Al figlio disabile la pensione di reversibilità spetta anche se non convive con il genitore che è venuto a mancare, a patto che sia facilmente dimostrabile la vivenza a carico: il genitore, quindi, doveva provvedere economicamente al figlio per fare in modo che la pensione ai superstiti gli venga riconosciuta.