Quando un pensionato viene a mancare la sua pensione viene corrisposta, in parte, agli eredi con la pensione reversibilità. Se invece il deceduto non è ancora titolare di una pensione ai superstiti spetta la cosiddetta pensione indiretta. Si tratta di due misure molto simili che cercheremo di comprendere in questo articolo.
Pensione di reversibilità
Alla morte di un pensionato per ai suoi familiari a carico spetta la pensione di reversibilità, ovvero una percentuale della pensione percepita dal titolare. Si tratta di una prestazione economica erogata ai familiari superstiti di un pensionato deceduto. L’importo spettante viene stabilito in percentuale sull’importo percepito come pensione dal titolare prima della morte.
Pensione indiretta
Se a morire, invece, è un lavoratore che non ha ancora maturato il diritto alla pensione, in presenza di determinati requisiti ai familiari a carico viene erogata la pensione indiretta.
Per avere diritto alla pensione indiretta è necessario che il lavoratore deceduto abbia maturato almeno 780 contributi settimanali, oppure, in alternativa, almeno 260 contributi settimanali di cui 156 contributi settimanali almeno nei 5 anni che precedono il decesso.
Pensione di reversibilità e indiretta: a chi spettano?
Il primo beneficiario delle pensioni ai superstiti, sia essa di reversibilità o indiretta, è sempre il coniuge. Il trattamento spetta anche al coniuge separato legalmente e, in alcuni casi, anche al coniuge divorziato. Se sono presenti figli minori, disabili o studenti la quota del coniuge è maggiorata.
In mancanza del coniuge la pensione ai superstiti viene erogata ai figli, a patto che al momento del decesso siano stati a carico del genitore e solo se sono studenti, minorenni o inabili.
In mancanza di coniuge e figli la pensione di reversibilità spetta, invece, ai genitori. In mancanza anche dei genitori la prestazione viene riconosciuta ai fratelli a patto che siano inabili al lavoro e fossero a carico del congiunto al momento della morte.
Per percepire la pensione di reversibilità o la pensione indiretta è necessario presentare apposita domanda all’INPS (non viene riconosciuta automaticamente, infatti) per via telematica o da soli utilizzando il PIN INPS o facendosi assistere nella presentazione da un CAF o da un professionista abilitato.