La pensione di vecchiaia è uno degli strumenti fondamentali per garantire una sicurezza economica a chi ha raggiunto un’età avanzata e ha accumulato contributi durante la propria carriera lavorativa. I requisiti per accedere a questo tipo di pensione sono sia contributivi che anagrafici, e variano in base alla situazione individuale, come la data in cui sono stati versati i contributi.
Requisiti generali
Per ottenere la pensione di vecchiaia, in generale, è necessario aver compiuto 67 anni di età e aver accumulato almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, esistono delle deroghe specifiche, come quelle previste dalla Legge Amato del 1992, che riducono l’anzianità contributiva richiesta a 15 anni in determinate circostanze (per approfondire puoi leggere: In pensione con 15 anni di contributi, come nel 2024?)
Lavoratori con contributi prima del 31 dicembre 1995
Per i lavoratori che hanno accumulato contributi prima del 31 dicembre 1995, il regime previdenziale applicato è quello retributivo, che si basa sulla media degli ultimi stipendi percepiti, integrato dal sistema misto.
Questi lavoratori devono soddisfare due requisiti principali per accedere alla pensione di vecchiaia: il raggiungimento dei 67 anni di età (che, a partire dal 2027, sarà adeguato agli incrementi della speranza di vita) e un’anzianità contributiva di almeno 20 anni. L’anzianità contributiva comprende tutti i periodi in cui sono stati versati contributi, sia obbligatori che volontari, compresi quelli da riscatto o figurativi.
Tuttavia, grazie alla normativa introdotta dal decreto legislativo 503/1992, esistono deroghe per alcune categorie di lavoratori. In particolare possono accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi:
- coloro che hanno i 15 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1992 (nessun contributo dopo questa data);
- i lavoratori che erano stati autorizzati al versamento dei contributi volontari prima entro il dicembre 1992;
- lavoratori che hanno maturato almeno 25 anni di anzianità contributiva e per almeno dieci anni anche non consecutivi, sono stati occupati per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare.
Inoltre, i lavoratori invalidi con una percentuale di invalidità pari o superiore all’80%, che rientrano nell’assicurazione generale obbligatoria (AGO), possono andare in pensione prima rispetto agli altri, con requisiti di età ridotti: 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini.
Lavoratori con contributi dopo il 1° gennaio 1996
Per coloro che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1° gennaio 1996, il requisito anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia rimane 67 anni. Inoltre, per poter andare in pensione, è necessario aver accumulato almeno 20 anni di contributi. Per questi lavoratori è necessario aver maturato una pensione che sia almeno pari all’assegno sociale Inps, altrimenti l’uscita non è consentita.
Tuttavia, esiste un’alternativa per questi lavoratori. Per coloro che hanno versato almeno 5 anni di contribuzione effettiva (esclusi i contributi figurativi) c’è la possibilità accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età. In questo caso, non è richiesto che l’importo della pensione sia pari a quello dell’assegno sociale.