Erroneamente si pensa che per tutti i lavoratori 20 anni di contributi bastano per accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni di età. Purtroppo, però, non sempre è così e in diverse occasioni anche se i contributi maturati sono pari a 20 anni non è possibile accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 ma occorre attendere di compiere i 71 anni.
Si tratta di una notizia che non viene comunicata abbastanza dai media e proprio per questo molti lavoratori convinti di poter accedere al pensionamento si trovano costretti a permanere al lavoro per altri 4 anni. Cerchiamo di capire chi interessa questa accezione della pensione di vecchiaia.
Pensione di vecchiaia, quando 20 anni di contributi non bastano
Nella generalità dei casi per accedere alla pensione di vecchiaia serve aver compiuto i 67 anni di età e di aver maturato almeno 20 anni di contributi. Ma, come spiegavamo in apertura, non sempre è così.
Per i lavoratori che per il calcolo della pensione rientrano nel sistema misto retributivo-contributivo, infatti, basta soddisfare il requisito anagrafico e quello contributivo per avere diritto alla pensione di vecchiaia che, in questo caso, è integrabile anche al trattamento minimo. Occorre, quindi, che il lavoratore abbia almeno una settimana di contributi versata prima del 1996 per avere diritto al calcolo misto.
AI lavoratori, invece, che ricadono nel sistema contributivo puro, oltre a quello anagrafico e quello contributivo, viene richiesto di soddisfare anche un terzo requisito: quello dell’importo dell’assegno previdenziale che deve essere pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale INPS (considerando che per il 2021 l’importo mensile dell’assegno sociale è pari a 460 euro circa, è richiesto, per l’accesso alla pensione di vecchiaia che l’assegno abbia un importo pari o superiore a 690 euro mensili).
Per i lavoratori, quindi, che non hanno maturato un importo dell’assegno che rispetta tale requisito il pensionamento a 67 anni non è possibile. E’ necessario, in questi casi, attendere il compimento dei 71 anni per poter accedere alla pensione di vecchiaia, quando è sufficiente il rispetto del requisito anagrafico e quello contributivo (senza più dover rispettare il requisito dell’importo dell’assegno) anche ai lavoratori che ricadono nel sistema contributivo puro.
Questa accezione riguarda essenzialmente tutti coloro che hanno iniziato a versare i propri contributi a partire dal 1 gennaio 1996 oppure che richiedono la liquidazione della pensione con computo in Gestione Separata.