La pensione di vecchiaia ordinaria era e resta una prestazione previdenziale che spetta ai lavoratori dipendenti e autonomi che hanno raggiunto 67 anni di età ed hanno versato almeno 20 anni di contributi. Ma questo vale per il 2023. Per il 2024 invece cosa cambia? la domanda è comune a molti, soprattutto perché si parla di riforma del sistema.
Requisiti pensione di vecchiaia 2024
I requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria nel 2024 non cambieranno rispetto al 2023. Perché tutto è confermato e quindi bisognerà:
- Avere almeno 67 anni di età (66 anni e 7 mesi per le donne);
- Avere almeno 20 anni di contributi versati;
- Raggiungere una pensione pari o superiore a 1,5 volte l’assegno sociale per chi ha iniziato a versare dopo il 1995;
- Avere 71 anni di età e 5 anni di contributi per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 e non arriva a 67 anni ad una pensione pari o superiore a 1,5 volte l’assegno sociale.
Come si calcola la pensione di vecchiaia?
La pensione di vecchiaia ordinaria può essere calcolata con il sistema misto o con il sistema contributivo. Tutto dipende dalla data di inizio della carriera. Nello specifico:
- Contributivo totale per chi ha iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996 in poi;
- Retributivo fino al 31 dicembre 2011 e contributivo per gli anni successivi, per chi ha 18 o più anni versati prima del 1996.
- Retributivo fino al 31 dicembre 1995 e contributivo per gli anni successivi per chi ha meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.
Il calcolo contributivo e quello retributivo
Per il calcolo contributivo, il meccanismo è quello che applica al montante contributivo del lavoratore un coefficiente di trasformazione che dipende dall’età del pensionato. I coefficienti di trasformazione che saranno validi nel 2024 sono:
- 4,926% per i 67enni;
- 5,011% per i 68enni;
- 5,099% per i 69enni;
- 5,190% per i 70enni;
- 5,284% per i 71enni;
- 5,381% per i 72enni;
- 5,481% per i 73enni;
- 5,585% per i 74enni;
- 5,692% per i 75enni.
Per il retributivo invece tutto si basa sulle ultime retribuzioni. Un calcolo più favorevole questo, anche se ormai man mano che passano gli anni, sono sempre di più i periodi contributivi rispetto ai retributivi di ogni lavoratore.